Gli angeli del fango per le strade di Genova. Oltre 4000 i ragazzi e le ragazze che nel weekend hanno messo da parte svago, tacchi alti e discoteca per aiutare la gente del capoluogo ligure, che deve fare i conti ancora una volta con la triste realtà dell'alluvione. Oggi come nel 2011, la città è stata presa d'assalto da un esercito di giovani armati di pale e strumenti da lavoro. Al lavoro sul posto anche 200 uomini dell'esercito e gli alpini
Gli angeli del fango per le strade di Genova. Oltre 4000 i ragazzi e le ragazze che nel weekend hanno messo da parte svago, tacchi alti e discoteche per aiutare la gente del capoluogo ligure, che deve fare i conti ancora una volta con la triste realtà dell’alluvione. Oggi come nel 2011, la città è stata presa d’assalto da un esercito di giovani armati di pale e strumenti da lavoro. Al lavoro sul posto anche 200 uomini dell’esercito e gli alpini.
È ancora troppo presto per fare la conta dei danni. A quello penseranno le autorità, ma i cittadini genovesi prima di tutto devono rimuovere il fango e i detriti che stanno bloccando la città. Poi si penserà al resto. A fianco a loro, senza sosta, tanti giovani volontari, la meglio gioventù, come sono stati definiti. Si scava a mani nude per togliere il velo scuro che ricopre Genova, ormai purtroppo abituata alla triste realtà cui si trova a dover far fronte ogni anno in questo periodo.
Ma ancora non è cessata la paura. È stato prorogato dalla Regione Liguria, fino alle ore 23.59 di oggi 13 ottobre, lo stato di Allerta2. Intanto, nei giorni scorsi il Comune ha disposto la sospensione del pagamento della rata di IMU e TASI e della TARI con successiva rimodulazione fino ad azzeramento.
La storia si ripete, per motivi che in questi giorni sono stati al centro di polemiche. Non solo la mancata allerta ma soprattutto la prevenzione, con attività e fondi già disposti da prima dell’alluvione del 2011, hanno fatto infuriare i genovesi che ogni anno ormai, in questo periodo, devono incrociare le dita e sperare che non arrivino abbondanti piogge.
“Del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno, non quando ci sono i titoloni in prima pagina che tra poche ore saranno già dimenticati. I ragazzi che sorridono spazzando via il fango di Genova sono bellissimi e ci dimostrano che c’è una generazione di giovani che non è come viene raccontata in modo superficiale e banale. Ma non bastano. C’è bisogno di sbloccare i cantieri, come abbiamo iniziato a fare con l’unità di missione. Di superare la logica dei ricorsi e controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che non ai cittadini, come abbiamo previsto con il disegno di legge delega sulla Pubblica amministrazione,” ha scritto sui social il premier Renzi. “Se vogliamo evitare le passerelle e le sfilate da campagna elettorale, l’unica soluzione è spendere nei prossimi mesi i due miliardi non spesi per i ritardi burocratici”.
Il video che segue risale al 2011 ma la storia non è cambiata:
E questo invece è quanto è accaduto nei giorni scorsi:
Ma intanto è tempo di rimboccarsi le maniche, come hanno fatto i giovani ritratti in queste immagini:
Foto: Ansa
Foto: Twitter
Foto: Twitter
Come aiutare.
Oltre agli aiuti promessi dal premier, è possibile dare subito una mano ai cittadini di Genova. Il Comune ha istituito un conto corrente dedicato a sostegno degli alluvionati, alimentato da donazioni di soggetti privati oltre che dallo stesso Comune con la creazione di fondo ad hoc e da altri soggetti pubblici.
COORDINATE C/C BANCARIO
conto corrente n. 100880807
presso Unicredit S.p.A. GENOVA TESORERIA COMUNALE
ABI 02008 – CAB 01459 – CIN T
IBAN IT 08 T 02008 01459 000100880807
CAUSALE 263 – EVENTI ALLUVIONALI
Chi volesse mettersi a disposizione, può contattare il numero verde Anpas 800 177797.
Francesca Mancuso
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