Stop alle sigarette in spiaggia. Sulla scia di altri esempi europei – Cannes e Nizza, in primis – è questa la richiesta della Codacons che “da anni si batte al fine di richiedere al Legislatore e a tutti i Comuni interessati una maggiore tutela alla salute”.
Stop alle sigarette in spiaggia. Sulla scia di altri esempi europei – Cannes e Nizza, in primis – è questa la richiesta della Codacons che “da anni si batte al fine di richiedere al Legislatore e a tutti i Comuni interessati una maggiore tutela alla salute”.
Le nuove normative che estendono il divieto di fumo in auto, in sosta o in movimento, e in presenza di donne in stato di gravidanza e in alcuni casi anche all’aperto, come nelle “pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e Irccs pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli Irccs”, insomma non bastano. Ci vogliono anche spiagge senza sigarette – e senza mozziconi a terra! – e multe salate.
Per l’Associazione dei Consumatori i tempi sono maturi per seguire l’esempio di alcune amministrazioni locali che già sono intervenute estendendo il divieto di fumo anche sulle spiagge, fumo che risulta essere più inquinante e nocivo di quello che si registra in mezzo al traffico delle strade. Motivo per il quale, specie in vista dell’inizio della stagione balneare, l’Associazione dei Consumatori inizia la battaglia, che finora sta dando buoni risultati visto il numero di spiagge che aderiscono al progetto.
Tra queste c’è la spiaggia di Bibione, in Veneto, dove alcune ricerche hanno evidenziato che “in certe condizioni, l’inquinamento generato dalle sigarette fumate sotto gli ombrelloni può superare quello che si registra in una zona ad elevato traffico di auto. Per la salute di tutti coloro che vanno in spiaggia, è necessario intervenire il prima possibile, salvaguardando bambini, anziani e tutti coloro che vogliono godersi le nostre spiagge senza finire intossicati”, afferma il Codacons che chiede al ministro della Salute “di mandare una circolare esplicativa in merito ai divieti relativi al fumo”.
Bel sogno sarebbero anche le spiagge smoking free, ma da cittadina che vive spesso la strada e accompagna quotidianamente i figli a scuola, posso dire senza timore di smentita che è un divieto ancora troppo poco osservato e ancor meno controllato da chi di dovere. Lo pensate anche voi?