Mozziconi di sigaretta: pochi controlli e posacenere, nessuno rispetta le nuove norme

Come sapete, dal 2 febbraio è vietato gettare a terra i rifiuti di piccolissime dimensioni - dalle gomme da masticare, agli scontrini, ai famigerati mozziconi di sigaretta - e per i trasgressori sono previste multe che vanno dai 30 ai 300 euro. A due giorni dall'entrata in vigore del divieto, com'è la situazione nelle nostre città?

Come sapete, dal 2 febbraio è vietato gettare a terra i rifiuti di piccolissime dimensioni – dalle gomme da masticare, agli scontrini, ai famigerati mozziconi di sigaretta – e per i trasgressori sono previste multe che vanno dai 30 ai 300 euro. A due giorni dall’entrata in vigore del divieto, com’è la situazione nelle nostre città?

A guardare lo stato di strade e marciapiedi, pare proprio che, almeno nei grandi centri urbani, non sia cambiato davvero nulla, con i passanti che continuano a gettare a terra i loro mozziconi, dimentichi o forse incuranti delle’esistenza di nuove regole.

Alcuni bar di Napoli, a dire il vero, hanno celebrato l’entrata in vigore del divieto offrendo, per tutta la giornata del 2 febbraio, un caffè gratis a chi entrava nei loro locali portandosi dietro il mozzicone spento, per poi gettarlo nei posaceneri.

Ma, nella maggior parte dei casi, sembra che le nuove regole non abbiano ricevuto neanche un minimo di attenzione. A Roma e Milano, ad esempio, i mozziconi di sigaretta continuano a finire in strada, sui marciapiedi, nei tombini e negli scarichi di acqua, proprio come accadeva fino a pochi giorni fa. E, se da un lato è possibile che non tutti i passanti siano al corrente delle nuove disposizioni, è molto probabile che molti le ignorino a bella posta, approfittando della mancanza di controlli e perseverando in quella che è, innegabilmente, una pessima abitudine.

E proprio i controlli rappresentano un tasto particolarmente dolente, in quanto blandi o del tutto assenti, come fa notare Carlo Rienzi del Codacons: “Se si varano nuovi divieti” – sottolinea in proprosito Rienzi – “ma non si è in grado di farli rispettare per la mancanza di controlli, la loro efficacia è nulla.

Oltre ai controlli, scarseggiano anche gli appositi contenitori per la raccolta di prodotti da fumo che, sulle base delle nuove norme, i Comuni avrebbero dovuto installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale, per venire incontro alle esigenze dei fumatori e facilitare il corretto conferimento dei mozziconi.

A Roma, in particolare, l’applicazione delle nuove regole si sta scontrando con le disposizioni antiterrorismo, dato che, per motivi di sicurezza, i tradizionali cestini portarifiuti in ghisa muniti di spazi dove spegnere e gettare le sigarette sono stati recentemente sostituiti da sacchi di plastica trasparente, che permettono di vedere ciò che viene depositato all’interno, ma che non contemplano soluzioni per i mozziconi.

Per il momento, quindi, dobbiamo constatare che i nuovi divieti non hanno scalfito le vecchie abitudini e non hanno migliorato il decoro urbano. La speranze è che, un po’ alla volta, la situazione possa cambiare. Non solo con l’intensificarsi di controlli e sanzioni e con l’installazione di un maggior numero di supporti per il conferimento delle cicche, ma anche grazie ad una maggiore educazione civica. I fumatori, infatti, potrebbero abituarsi a portare sempre con sé, in borsa o nello zaino o in tasca, un piccolo contenitore in cui riporre i mozziconi spenti, per poi gettarli nel primo cestino disponibile. Volere, insomma, è potere.

Lisa Vagnozzi

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