L’Italia ha sete, con stati di emergenza e rischio di razionamenti a macchia di leopardo nel nostro Paese: una mappa satellitare ottenuta dall’Hydrology IRPI-CNR mostra in modo chiaro e lampante la gravità della situazione. Che per ora non accenna a migliorare
Una mappa immortalata dai satelliti mostra quanto davvero l’Italia abbia sete: una siccità gravissima che non accenna a migliorare e che sta portando a stati di emergenza e rischio di razionamenti. L’immagine è stata ottenuta dall’Hydrology IRPI-CNR: triste primo posto al Nord-Ovest e Friuli e secondo al centro.
La mappa mostra la situazione di giugno 2022 rispetto ai precedenti 16 anni, e in particolare le condizioni di umido del suolo, cioè la quantità di acqua contenuta nei primi 20 cm di suolo. Come spiega l’Istituto, 1 significa che sono le condizioni peggiori degli ultimi 16 anni e il colore rosso scuro le condizioni peggiori, più secche, mentre in blu il viceversa.
In una nostra recente intervista, Luca Mercalli, Presidente dell’associazione Società Meteorologica Italiana aveva affermato chiaro e tondo che questa situazione è causata dal fatto che non piove da 6 mesi e dalla presenza costante di una temperatura più alta della norma.
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La mappa che mostra quanto sono gravi le condizioni di #siccità in Italia
Condizioni di Giugno 2022 rispetto ai precedenti 16 anni, 1 significa che sono le condizioni peggiori degli ultimi 16 anni
🥇posto al Nord-Ovest e Friuli, 🥈al centro@Giulio_Firenze @DPCgov @DroughtCentral pic.twitter.com/KFWynSf2sj— Hydrology IRPI-CNR (@Hydrology_IRPI) July 1, 2022
Eppure l’acqua non ci mancherebbe, anche se piove poco. Ma sprechi, scarsa manutenzione, prelievi massicci per uso agricolo e, a livello globale, intere zone del Pianeta dove mancano fondi per costruire impianti idrici (es. nel continente africano), rendono l’abbondanza di acqua una chimera.
Un quadro desolante che con la natura, a questo punto, c’entra fino ad un certo punto. Ma che paghiamo tutti.
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Fonte: Hydrology IRPI-CNR/Twitter
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