A causa della siccità, anche il livello del lago Borgarino di San Gillio, in Piemonte, è sceso oltre la media. E da qui è spuntato un vecchio ordigno bellico
È capitato un po’ dappertutto, questa estate, di fare ritrovamenti nei letti dei fiumi e dei laghi rovinosamente in secca. A causa del calo del livello dell’acqua, infatti, sono emerse antiche rovine a Roma o una vera e propria isola medievale in Irlanda.
La grave siccità ha di fatto non solo portato a un gran numero di danni, ma anche alla scoperta di cose dell’altro secolo. E questo lago piemontese non è stato da meno.
Siamo nel comune di San Gillio e da quello che una volta era uno specchio d’acqua nella pianura antistante il Monte Musinè, il lago Borgarino – nato come lago artificiale costruito nel 1844 per raccogliere le acque piovane creando una riserva idrica per irrigare all’occorrenza i campi circostanti – è emerso un vero e proprio ordigno bellico.
Dagli accertamenti è risultato si tratti di un proietto calibro 30 utilizzato come armamento aereo durante la Seconda guerra mondiale. Gli artificieri dell’Arma lo faranno brillare.
Non è la prima volta, quest’anno, che dai nostri corsi d’acqua spuntino cimeli della Seconda guerra mondiale. Già dal fiume Po in secca, a giugno scorso, è stato ritrovato un semicingolato tedesco, una sorta di antico carro armato. Ne parlammo qui: Dal Po in secca riemerge un semicingolato tedesco della Seconda guerra mondiale.
Fonte: Torino Today
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