Shell si prepara a trivellare l’Artico. Nella giornata di ieri 13 attivisti di Greenpeace hanno protestato pacificamente bloccando con dei kayak in modo temporaneo la piattaforma Polar Pioneer di Shell che si apprestava a lasciare Seattle per dirigersi nell’Artico.
Shell si prepara a trivellare l’Artico. Nella giornata di ieri 13 attivisti di Greenpeace hanno protestato pacificamente bloccando con dei kayak in modo temporaneo la piattaforma Polar Pioneer di Shell che si apprestava a lasciare Seattle per dirigersi nell’Artico.
La protesta pacifica ha ricordato l’opposizione di Greenpeace alle trivellazioni dell’Artico ma non ha mutato i piani di Shell. Gli attivisti sono stati fermati dalla Guardia Costiera statunitense e la piattaforma di Shell è partita per l’Artico.
Secondo Greenpeace, Shell stava tentando di fare partire la Polar Pioneer da Seattle verso l’Alaska con il favore delle tenebre. Greenpeace ha impedito che la partenza avvenisse di nascosto per mostrare al mondo ciò che stava accadendo.
Il piano di Shell per trivellare l’Artico, con l’obiettivo di estrarre petrolio, è stato approvato dall’amministrazione Obama lo scorso maggio. Le trivellazioni petrolifere avverranno nel mare di Chukchi, nell’Alaska artica. Tra circa due settimane Shell dovrebbe iniziare la ricerca di petrolio con la Polar Pioneer proprio in quest’area.
A parere di Greenpeace le trivellazioni petrolifere nelle estreme condizioni artiche sono molto rischiose, tra iceberg giganteschi in movimento e mari tempestosi. Secondo le stime del Governo degli Stati Uniti, esiste il 75% di probabilità che avvenga un ingente sversamento di petrolio. Eppure i piani di Shell per trivellare l’Artico sono stati comunque approvati.
Non è la prima volta che Greenpeace cerca di ostacolare i piani di Shell. Infatti lo scorso aprile 6 attivisti dell’associazione ambientalista hanno intercettato e scalato la stessa piattaforma petrolifera nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, a 750 miglia a nord ovest delle Hawaii, occupandola pacificamente quasi per una settimana.
Shell entro breve inizierà le esplorazioni alla ricerca di petrolio nell’Artico con il benestare del Governo degli Stati Uniti e pare che nessuno in questo momento possa fermare i suoi piani di espansione. A preoccupare sono soprattutto i rischi legati agli sversamenti di petrolio. Dovremo attendere una nuova marea nera prima di impedire le trivellazioni nell’Artico?
Marta Albè
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