La serra fotovoltaica che può riuscire a risolvere alcuni problemi legati a questo tipo di impianti c’è e nasce da una collaborazione tra ULMA Agrícola consortium, area ricerca e sviluppo di ULMA Group, e Neiker-Tecnalia, istituto pubblico per la ricerca in agricoltura dei Paesi Baschi. Si tratta di nuovo modulo fotovoltaico per serre che consente di produrre elettricità senza che le colture siano colpite da una eccessiva ombreggiatura.
Pannelli fotovoltaici sui tetti delle serre: se ne è fatto un gran parlare in questi giorni, soprattutto per via degli incentivi previsti per la loro installazione nel decreto liberalizzazioni che renderebbero molto vantaggiosa la loro realizzazione, con un limite di ombreggiatura fissato addirittura al 50%. Ma c’è chi già denuncia che questo darebbe il via libera a speculazioni e che, sotto le serre, ci sarebbe troppa ombra per consentire davvero la coltivazione. Ma se esistesse una serra che consentisse di massimizzare contemporaneamente il raccolto agricolo e quello di energia solare?
La serra fotovoltaica che può riuscire a risolvere alcuni problemi legati a questo tipo di impianti c’è e nasce da una collaborazione tra ULMA Agrícola consortium, area ricerca e sviluppo di ULMA Group, e Neiker-Tecnalia, istituto pubblico per la ricerca in agricoltura dei Paesi Baschi. Si tratta di nuovo modulo fotovoltaico per serre che consente di produrre elettricità senza che le colture siano colpite da una eccessiva ombreggiatura.
A seconda della stagione dell’anno, infatti, il sistema devia la radiazione solare sfruttando l‘oscillazione annuale e l’altezza della traiettoria del sole, attraverso un sistema di lenti ottiche che non ha bisogno di inseguitori o altri dispositivi meccanici, garantendo alle colture un ambiente più fresco d’estate e più luminoso d’inverno.
Insomma, quando il sole è più basso all’orizzonte, come in inverno, la luce viene direzionata all’interno della serra, mentre quando è più perpendicolare, come d’estate, parte della luce viene deviata per mantenere le colture fresche e massimizzare allo stesso tempo la produzione elettrica, generando un suo aumento del 15%, stando ai primi dati.
La nuova serra è attualmente in fase di sperimentazione, a Bizkaia, nei Paesi Baschi. Al suo interno si stanno coltivando, già da quest’estate, pomodori e peperoni, colture selezionate per la loro diffusione e per la grande quantità di luce di cui hanno bisogno per crescere, ma la sua commercializzazione è prevista per la seconda metà del 2012.
Roberta Ragni
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