La seconda giornata del G8 in corso oggi a l'Aquila, si allarga e diventa G14. Sul piatto la sicurezza alimentare, i progressi sul Trattato di Doha sul commercio globale, e la lotta ai cambiamenti climatici.
La seconda giornata del G8 in corso oggi a l’Aquila, si allarga ai paesi del G5, Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa, a cui si aggiunge l’Egitto in rappresentanza dei paesi in via di sviluppo, e diventa G14. Sul piatto la sicurezza alimentare, i progressi sul Trattato di Doha sul commercio globale, e la lotta ai cambiamenti climatici.
Altrove abbiamo già riportato delle decisioni prese ieri circa la riduzione delle emissioni dell’80% dei gas serra entro il 2050, oggi il confronto si sposta sulle possibili resistenze relativamente agli obiettivi previsti di due economie con interessi contrastanti, quali Cina ed India. Va ricordato che sono diverse le voci che considerano le decisioni prese come poco ambiziose, e tra questi in particolare Ban Ki-moon, Segretario ONU.
Il documento che ne uscirà sarà vagliato dal MEF (Forum delle Maggiori Economie su Energia e Clima), costituito dal G8 più G5, più Australia, Indonesia e Sud Corea, più la Danimarca, quale prossimo Presidente della conferenza mondiale sul clima in programma nel prossimo dicembre a Copenhagen, e comunque vada sarà riconosciuta la necessità, sostenuta dal mondo scientifico, che la temperatura media globale non superi i due gradi centigradi oltre i livelli preindustriali.