L’artista e attivista Fiona Banner ha piazzato un masso di 1tonnellata fuori al Defra a sostegno di Greenpeace contro la pesca dannosa.
Una gigantesca scultura in roccia granitica di quasi 1 tonnellata e mezzo fuori al quartier generale del Defra, il Dipartimento dell’ambiente, dell’alimentazione e degli affari rurali inglese, a ricordare l’enorme barriera di massi sottomarini posti nell’area marina protetta di Dogger Bank, nel Mare del Nord, per dire stop alla pesca a strascico.
Accade a Londra, dove l’artista e attivista Fiona Banner, meglio nota come The Vanity Press, ha piazzato una delle sue Full Stops in bella vista nei cortili del Dipartimento dell’Ambiente inglese a sostegno dell’azione di Greenpeace per proteggere i mari dalla pesca dannosa.
Nei mesi scorsi, infatti, Greenpeace UK aveva costruito una autentica barriera di massi di granito sottomarini per prevenire la pesca a strascico distruttiva in quasi 50 miglia quadrate dell’area speciale di conservazione di Dogger Bank, dopo che il governo britannico non si era impegnato a proteggere adeguatamente l’area. Lo scopo è sostanzialmente quello di far impigliare le reti e ostacolare l’attività dei grandi pescherecci.
Today we delivered a reminder to #GeorgeEustice that people across the country want #destructivefishing banned from UK Marine Protected Areas.
Urge your MP to contact the Environment Secretary and speak up for our vulnerable marine life.https://t.co/AfAhnGD9WK pic.twitter.com/d3nloAQW8f
— Greenpeace UK (@GreenpeaceUK) October 5, 2020
Ora la scultura, Klang, fa parte di una serie di tre opere d’arte Full Stop: le altre due – Peanuts e Orator – saranno caricate sulla nave di Greenpeace Esperanza e installate anch’esse in mare nella Dogger Bank.
Gli attivisti e l’artista si sono impegnati a rimuovere le opere se il governo del Regno Unito prenderà un “impegno credibile” per vietare immediatamente la pesca industriale nella Dogger Bank e da tutte le aree marine protette offshore inglesi.
Fonte: Greenpeace UK
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