Scaricano una scultura a forma di roccia, del peso di una tonnellata, per protestare contro la pesca illegale

L’artista e attivista Fiona Banner ha piazzato un masso di 1tonnellata fuori al Defra a sostegno di Greenpeace contro la pesca dannosa.

Una gigantesca scultura in roccia granitica di quasi 1 tonnellata e mezzo fuori al quartier generale del Defra, il Dipartimento dell’ambiente, dell’alimentazione e degli affari rurali inglese, a ricordare l’enorme barriera di massi sottomarini posti nell’area marina protetta di Dogger Bank, nel Mare del Nord, per dire stop alla pesca a strascico.

Accade a Londra, dove l’artista e attivista Fiona Banner, meglio nota come The Vanity Press, ha piazzato una delle sue Full Stops in bella vista nei cortili del Dipartimento dell’Ambiente inglese a sostegno dell’azione di Greenpeace per proteggere i mari dalla pesca dannosa.

Nei mesi scorsi, infatti, Greenpeace UK aveva costruito una autentica barriera di massi di granito sottomarini per prevenire la pesca a strascico distruttiva in quasi 50 miglia quadrate dell’area speciale di conservazione di Dogger Bank, dopo che il governo britannico non si era impegnato a proteggere adeguatamente l’area. Lo scopo è sostanzialmente quello di far impigliare le reti e ostacolare l’attività dei grandi pescherecci.

Ora la scultura, Klang, fa parte di una serie di tre opere d’arte Full Stop: le altre due – Peanuts e Orator – saranno caricate sulla nave di Greenpeace Esperanza e installate anch’esse in mare nella Dogger Bank.

massi defra

©Greenpeace UK

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©Greenpeace UK

©Greenpeace UK

Gli attivisti e l’artista si sono impegnati a rimuovere le opere se il governo del Regno Unito prenderà un “impegno credibile” per vietare immediatamente la pesca industriale nella Dogger Bank e da tutte le aree marine protette offshore inglesi.

Fonte: Greenpeace UK

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