Scoperto effetto collaterale dell’illuminazione artificiale notturna: indurisce le foglie degli alberi

Uno studio rivela che l'inquinamento luminoso notturno può indurire le foglie degli alberi, rendendole meno appetibili per gli insetti erbivori: questo fenomeno, osservato in due specie di alberi a Pechino, innesca una reazione a catena che colpisce l'intero ecosistema

L’inquinamento luminoso è un problema noto da tempo, con effetti dannosi su salute umana, fauna e flora. Uno studio pubblicato su Frontiers in Plant Science ha portato alla luce un nuovo impatto negativo dell’illuminazione artificiale notturna: il fenomeno rende le foglie degli alberi più dure e meno appetibili per gli insetti erbivori.

Gli esperti sospettavano che l’esposizione a livelli elevati di luce artificiale potesse spingere le piante a concentrare le loro energie più sulla difesa che sulla crescita. Per verificare questa ipotesi, i ricercatori hanno raccolto quasi 5500 foglie a Pechino, esaminando due specie comuni: l’acacia del Giappone e il frassino verde. Se le piante avessero dedicato maggiori risorse alla crescita, le foglie sarebbero state più grandi. Al contrario, un maggior impegno nella difesa si sarebbe tradotto in foglie più dure e con alti livelli di tannini e altre sostanze chimiche.

Foglie più dure e meno appetibili: un circolo vizioso

I risultati hanno confermato che entrambe le specie di alberi, quando esposte a intensa luce artificiale, producevano foglie più dure, che mostravano meno segni di danni causati dagli insetti erbivori. L’illuminazione artificiale, dunque, sembra innescare un processo che rende le foglie troppo difficili da mangiare per gli insetti, riducendo la loro attività. Tuttavia, il meccanismo preciso rimane ancora poco chiaro. È possibile che l’esposizione prolungata alla luce aumenti la durata della fotosintesi o spinga le foglie a utilizzare più risorse per produrre fibre strutturali che le induriscono.

L’indurimento delle foglie innesca una reazione a catena che porta alla diminuzione degli insetti erbivori, seguito da un calo degli insetti predatori e degli uccelli che si nutrono di questi ultimi. Questo declino degli insetti, già noto da tempo, è una questione complessa e multifattoriale. È possibile che la luce artificiale renda anche gli insetti più visibili ai predatori, contribuendo ulteriormente alla loro diminuzione. Tuttavia, poiché lo studio ha coinvolto solo una città e due specie di alberi, è essenziale condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno l’impatto dell’illuminazione artificiale sugli ecosistemi urbani.

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Fonte: Frontiers in Plant Science

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