Il mondo sta cambiando, e non è solo un modo di dire. I cambiamenticlimatici stanno alterando la fisionomia della nostra terra, soprattutto di monti e ghiacciai. Ormai non è più solo un'ipotesi. E a mostrarlo visivamente è stata la USGS Geological Survey con una serie di foto scattate anche a 100 anni di distanza l'una dall'altra in cui si vedono chiaramente i segni lasciati dalla mano dell'uomo
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Il mondo sta cambiando, e non è solo un modo di dire. I cambiamenti climatici stanno alterando la fisionomia della nostra terra, soprattutto di monti e ghiacciai. Ormai non è più solo un’ipotesi. E a mostrarlo visivamente è stata la USGS Geological Survey con una serie di foto scattate anche a 100 anni di distanza l’una dall’altra in cui si vedono chiaramente i segni lasciati dalla mano dell’uomo.
Laddove prima c’era un ghiacciaio oggi cresce l’erba e presto, probabilmente, neanche quella. Attualmente stiamo vivendo in un periodo interglaciale, un momento relativamente caldo durante un’era glaciale, che durerà diverse migliaia di anni fino all’inizio della prossima.
Quello in cui viviamo ha avuto inizio tra 10.000 e 15.000 anni fa. In questo periodo, l’uomo ha assistito alla riduzione dei ghiacciai e alla loro scomparsa, contribuendo anche con le proprie attività alla distruzione naturale. Dal 1850 a oggi lo scioglimento dei ghiacciai ha subito una brusca accelerazione come conseguenza delle attività umane.
Questo processo è ancora in corso come mostrano le foto che seguono e che ritraggono i ghiacciai americani nel 1800, nel 1900 e nel 2000. Se confrontate con quelle scattate di recente, le immagini mostrano il drammatico cambiamento nel paesaggio e nella vegetazione. Le foto sono state scattate in varie località dell’Alaska, tra cui il Glacier Bay National Park and Reserve e il Kenai Fjords National Park.
Ghiacciai Muir e Inlet
Queste coppie di foto, scattate dalla stessa posizione sul litorale ovest di Muir Inlet, mostrano i cambiamenti che si sono verificati nel corso dei 113 anni tra il 2 Settembre 1892 e l’11 agosto 2005. La fotografia del 1892 mostra il Mount Wright e sullo sfondo il Mount Case. In primo piano è presente una lastra di ghiaccio lunga 100 metri. Nella foto del 2005, il ghiacciaio Muir non è più visibile.
Le altre foto mostrano iceberg adagiati su quella che oggi è solo una spiaggia. Un paradiso perduto, fatto di ghiaccio.
Nella foto del 2005 il ghiaccio Muir si era ritirato di oltre 50 chilometri ed è completamente fuori dal campo visivo. Il ghiacciaio in lontananza nella parte destra della fotografia è il Riggs Glacier. Un tempo era un affluente del Muir.
Ghiacciaio Reid
Le fotografie sono state scattate dalla stessa posizione sul lato sud-ovest di Reid Inlet, nel Parco nazionale di Glacier Bay, in Alaska. Le immagini mostrano i cambiamenti che si sono verificati a Reid Glacier in poco più di un secolo, tra il 10 giugno 1899 e il 6 settembre 2003. La fotografia del 1899 mostra circa 60 metri di ghiaccio, il cui confine si trova nei pressi della foce del Reid Inlet. La collina in primo piano è coperta da pochi centimetri di neve. Non ci sono alberi sulla collina o su qualsiasi altra superficie nel campo visivo. Qualche iceberg di varie dimensioni galleggia di fronte al ghiacciaio.
Circa 104 anni dopo il Reid Glacier si è ritirato di circa 3 chilometri ed è appena visibile sul lato sinistro del campo visivo. La collina in primo piano è ricoperta da una fitta vegetazione, presenti conifere e latifoglie.
Ghiacciaio Lamplugh
Le foto sono state scattate da sud-ovest rispetto al Lamplugh Glacier e mostrano i cambiamenti che si sono verificati nella zona più estrema del ghiacciaio nei 62 anni tra l’agosto del 1941 e l’8 settembre del 2003. Nella fotografia del 1941 si nota l’estensione del ghiacciaio per 0,8 km.
Non c’è vegetazione. La foto del 2003 mostra che il confine del Lamplugh Glacier si trova a 0,5 km e questa volta la vegetazione è presente.
Ghiacciaio Carroll
Le foto, scattate nel 1906 e nel 2003, mostrano i cambiamenti che si sono verificati a Carroll Glacier in 97 anni nella riserva. La fotografia più recente mostra che il confine del ghiacciaio si è notevolmente spostato riempiendosi anche di sedimenti.
Ricca la presenza di vegetazione nel 2003, assente invece all’inizio del secolo scorso.
Kenai Fjords National Park
In questo parco sorgevano numerosi grandi ghiacciai. Esaminiamone alcuni: il Pedersen, lo Yalik, l’Aialik e il Bear.
Il Pedersen è ritratto nella coppia di foto sopra e mostra i significativi cambiamenti che si sono verificati nel corso dei 95 anni tra il 23 luglio 1909 e 13 agosto 2004.
Il ghiacciaio Yalik è stato fotografato il 6 agosto 1909 e l’8 agosto 2004. Evidente l’assenza di iceberg ma la foto non dice che lo Yalik si è assottigliato di oltre 100 metri. Da notare la vegetazione sulle pendici della montagna.
Sorte simile è toccata allo Aialik. Le foto sono state scattate in Alaska il 20 luglio 1909 e il 12 agosto 2005. Il confine del ghiacciaio si è spostato di 300 metri e l’ammasso si è assottigliato. Oggi la vegetazione si è sviluppata su quasi ogni superficie terrestre esposta.
E infine il ghiacciaio Bear fotografato di recente, nel 2002, nel 2005 e nel 2007. Le tre immagini aeree visibili sopra mostrano i cambiamenti nei confini in appena 5 anni. E pensare che nel 1950, l’intero bacino era un ammasso di ghiaccio. Ma oggi al suo posto c’è un lago.
Francesca Mancuso
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