Ormai non ci sono più speranze: la calotta glaciale nell’Antartide occidentale continuerà a sciogliersi provocando l’innalzamento del livello del mare in tutto il mondo
Il futuro aumento dello scioglimento della calotta glaciale nell’Antartide occidentale è ora potenzialmente “inevitabile”. Avendo già superato il punto di non ritorno, le implicazioni saranno devastanti per l’innalzamento del livello del mare in tutto il mondo, secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change.
Uno scenario che non cambierà nemmeno se il mondo raggiungerà obiettivi ambiziosi per limitare il riscaldamento globale. In ogni caso, l’Antartide occidentale sperimenterà un sostanziale riscaldamento degli oceani e lo scioglimento della piattaforma di ghiaccio.
Per arrivare a questa terribile conclusione alcuni esperti internazionali hanno esaminato una simulazione al computer delle interazioni tra ghiaccio e oceano in base a vari scenari di emissioni e hanno affermato che è probabile che il riscaldamento degli oceani nella regione sia già bloccato a un tasso circa triplo rispetto a quello storico.
Continueremo ad assistere all’innalzamento del livello globale del mare fino al 2100 e oltre
Entrando nello specifico, i ricercatori hanno analizzato lo “scioglimento basale”, quando le correnti oceaniche calde sciolgono il ghiaccio dal basso. Hanno studiato il tasso di riscaldamento degli oceani e lo scioglimento delle piattaforme di ghiaccio in diversi scenari di cambiamento climatico.
Questi andavano dall’ambizioso, in cui il mondo riesce a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, al caso peggiore, in cui gli esseri umani bruciano grandi quantità di combustibili fossili che riscaldano il pianeta.
Hanno scoperto che, anche se riuscissimo a limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius (cosa che comunque non siamo sulla buona strada per fare), il cambiamento climatico potrebbe ancora causare il riscaldamento dell’oceano a un tasso tre volte superiore a quello storico.
Secondo Tom Mortlock, analista senior di Aon e collaboratore del Centro di ricerca sui cambiamenti climatici dell’UNSW, lo scenario è drammatico:
L’innalzamento del livello del mare è uno dei segnali più evidenti di un mondo che si sta riscaldando e, indipendentemente dal fatto che in un futuro raggiungeremo l’azzeramento delle emissioni di gas serra, continueremo ad assistere all’innalzamento del livello globale del mare fino al 2100 e oltre. L’impatto dell’innalzamento del livello del mare sulla costa non è solo un lento aumento dell’acqua che lambisce la riva, ma aumenta la frequenza delle inondazioni costiere quando si verificano le tempeste.
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Fonte: Nature Climate Change
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