Un sondaggio svela una verità agghiacciante: la preoccupazione crescente degli scienziati verso il riscaldamento globale con il 77% che ritiene probabile si arrivi ad un aumento di 2,5°C
Il recente sondaggio condotto dal Guardian, che ha coinvolto 380 autori dei rapporti dell’IPCC, offre uno sguardo preoccupante sullo stato attuale della crisi climatica. Secondo la stragrande maggioranza degli scienziati intervistati, è improbabile che il riscaldamento globale rimanga al di sotto del limite di 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi.
Invece, il 77% degli esperti ritiene che supereremo almeno i 2,5°C entro la fine del secolo, con quasi la metà che prevede addirittura un aumento fino a 3°C. Questa prospettiva è allarmante, poiché anche un modesto incremento della temperatura globale avrà conseguenze catastrofiche per il pianeta e per le nostre vite.
Gli scienziati avvertono che ogni frazione di grado di aumento della temperatura comporterà impatti sempre più gravi sull’ambiente, sulla società e sull’economia. Nonostante la maggior parte degli intervistati abbia espresso un certo scetticismo riguardo alla possibilità di mantenere il riscaldamento globale entro livelli accettabili, gli esperti hanno insistito sul fatto che non si può permettere un rallentamento nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Si teme che le azioni contro il riscaldamento globale non arrivino in tempo
C’è chi comunque mantiene un cauto ottimismo riguardo alla possibilità di onorare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Henry Neufeldt, del Centro climatico di Copenaghen delle Nazioni Unite, ha suggerito che le soluzioni per raggiungere un riscaldamento limitato a 1,5°C sono disponibili e che potrebbero essere implementate nei prossimi 20 anni.
Tuttavia c’è il timore che il ritmo delle azioni possa non essere sufficiente e che si possano superare uno o più punti critici nel sistema climatico, con conseguenze ancora più gravi. Questo porta al fatto che solamente il 6% degli scienziati intervistati ritiene ancora possibile restare sotto 1,5°C di riscaldamento globale.
Non solo, alcuni scienziati sono persino più pessimisti. Il 17% sostiene infatti che sia probabile l’opzione più catastrofica tra quelle previste dall’IPCC che ipotizza oltre 4°C di riscaldamento globale. È dunque opinione comune tra gli esperti la necessità urgente di agire con determinazione e tempestività per affrontare la crisi climatica implementando politiche e misure volte a ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici in corso, al fine di limitare i danni e preservare la salute del nostro pianeta per le generazioni future.
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