Salvamare diventa legge e permetterà ai pescatori di recuperare e smaltire i rifiuti che inquinano il Mediterraneo, prima era reato
Salvamare diventa legge. Ad annunciarlo è l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Sono felicissimo, emozionato, commosso, dopo quasi 4 anni da quell’estate 2018, quando scrissi il Disegno di legge Governativo “Salvamare”, oggi è diventato legge”.
Finalmente una legge che fa bene al mare preservandolo dall’inquinamento, perché se prima i pescatori e i cittadini commettevano un reato rimuovendo i rifiuti che trovavano nell’acqua, adesso finalmente non sarà più così.
“Tanti cittadini, tante associazioni ambientaliste (penso a Marevivo per esempio) e tante cooperative di pescatori mi hanno scritto per implorarmi a trovare rimedio. Io e il mio staff ci mettemmo subito all’opera. Oggi ce l’abbiamo fatta. Adesso chi raccoglie i rifiuti abbandonati in mare non commetterà più reato. Li potrà raccogliere e depositare gratuitamente nelle isole ecologiche appositamente approntate a cura delle Autorità portuali”, spiega in un post su Facebook l’ex ministro Costa.
Tutto ciò vale anche per fiumi, laghi e lagune.
“Da oggi saranno possibili campagne di sensibilizzazione, di informazione, di partecipazione organizzate da cittadini volenterosi con l’aiuto dello Stato. Da oggi l’Educazione Ambientale entra prepotentemente in tutte le scuole italiane. Prima era possibile, ma non obbligatorio. Da adesso si. Inoltre, tutte le scuole dovranno fare raccolta differenziata, con l’aiuto degli studenti”, continua Costa.
Ma non solo, adesso finalmente tutte le problematiche collegate alla desalinizzazione e la gestione delle relative salamoie saranno regolamentate in sede preventiva a determinate condizioni di sicurezza e sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale Nazionale.
Avevamo già parlato dell’importanza dell’approvazione del Ddl Salvamare che protegge il Mediterraneo e non solo. Come dicevamo, la legge dà la possibilità a cittadini e pescatori di diventare parte attiva nel recupero e smaltimento dei rifiuti di plastica che inquinano le nostre acque.
Prima non era possibile e si commetteva reato perché i rifiuti pescati accidentalmente in mare o prodotti dall’attività di pesca sono considerati speciali, dunque soggetti a una procedura di raccolta e smaltimento complessa dal punto di vista burocratico. Quindi, la cosa più semplice da fare era quella di rigettarli in mare, adesso con la legge Salvamare potranno essere portati nei porti per lo smaltimento e i pescherecci potranno ottenere un certificato ambientale.
Come ricorda il WWF, il 95% dei rifiuti che finiscono Mediterraneo è composto da plastica e oltre 130 specie – in particolare le tartarughe marine – sono vittime di ingestione da plastica che scambiano i sacchetti di plastica per prede, senza contare tutte quelle che rimangono intrappolate nelle reti e nei rifiuti abbandonati.
“Ci sono tante altre cose nella legge che segna una grande conquista per i cittadini e per chi ama il mare. L’ho voluta, l’ho desiderata e, insieme a me, l’ha voluta e desiderata anche il Parlamento. Finalmente una bella notizia di cui andare tutti fieri”, conclude Costa.
Fonte: Sergio Costa/Facebook
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