Città surreali, che rappresentano il modo in cui i cambiamenti climatici stanno alterando le temperature globali e la fisionomia dei luoghi in cui viviamo. In vista della Cop21, la conferenza sul clima di Parigi che si aprirà il 30 novembre prossimo, il WWF ha realizzato delle illustrazioni che ritraggono alcune città italiane con uno sfondo apocalittico
Città surreali, che rappresentano il modo in cui i cambiamenti climatici stanno alterando le temperature globali e la fisionomia dei luoghi in cui viviamo. In vista della Cop21, la conferenza sul clima di Parigi che si aprirà il 30 novembre prossimo, il WWF ha realizzato delle illustrazioni che ritraggono alcune città italiane con uno sfondo apocalittico.
Da tempo si parla degli effetti che il global warming avrà sul pianeta e sull’uomo. Uno di questi è l’innalzamento del livello dei mari ma anche la desertificazione e la maggiore presenza di eventi meteo estremi lo sono.
Per questo il WWF con Cinzia Macis ha voluto provocatoriamente immaginare città come Milano, Roma, Pisa e Venezia sott’acqua. Le creazioni mostrano centri urbani desertificati e inospitali, divenuti habitat di animali selvatici disorientati.
Pisa e Venezia sono rappresentate in gran parte sommerse dai mari, con tanto di orsi polare e pinguini invece dei turisti, immerse in un silenzio surreale dove non ci sono esseri umani.
“I combustibili fossili stanno inquinando la nostra vita e le nostre città. In un futuro surreale e a tratti apocalittico potremmo ritrovarci in un ecosistema totalmente trasformato” dice l’associazione spiegando che si tratta di provocazione, non di uno scenario scientifico, “un modo per riflettere sullo stravolgimento dei nostri luoghi più amati e riconosciuti”.
“Le fonti energetiche rinnovabili devono diventare l’unica fonte di energia e sostituire i combustibili fossili. Ma ciò può non bastare. Al contempo dobbiamo modificare il nostro stile di vita altamente energivoro: dall’abitare ai trasporti, dal modo di produrre e consumare al nostro rapporto con la natura”.
Accanto a queste provocazioni artistiche, il WWF ha fatto realizzare anche una vignetta di Giacomo Cardelli sul futuro che rischiamo di lasciare alle generazioni future.
Inquietante…
Francesca Mancuso
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