Roma rischia di rimanere senza acqua: emergenza siccità, anche il lago di Bracciano in agonia

La siccità non risparmia neanche il Lago di Bracciano, riserva idrica preziosa per Roma. Il bacino è a secco: negli ultimi giorni il livello del lago è arrivato sotto i 104 centimetri

In Italia è allarme siccità: nelle Regioni del Nord Italia non piove ormai da quasi tre mesi e le temperature sono insolitamente alte. Le immagini del Po a secco parlano da sole: a vederlo sembrerebbe agosto, eppure l’inverno è appena terminato. Ma se la situazione nel Settentrione è a dir poco drammatica (anche per i laghi), nel Lazio non è poi tanto più rosea. Qui, infatti, il lago di Bracciano – riserva idrica importantissima per la capitale – è sempre più in agonia.

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L’ultimo monitoraggio, effettuato la scorsa settimana dagli esperti del progetto Bracciano Smart Lake, non sono affatto confortanti: il 15 marzo la quota del livello del lago è arrivato sotto i 104 centimetri. Come spiegato dai geologi, il dato è calcolato sullo zero idrometrico fissato a 163,04 metri s.l.m (che è il limite per lo sversamento naturale del lago nel fiume Arrone).

bracciano smart lake

@Bracciano Smart Lake

A occuparsi del rilevamento il geologo Alessandro Mecali, consulente del Parco regionale di Bracciano-Martignano, che spiega che l’allerta è molto alta e che, in assenza di piogge, la situazione è destinata a precipitare. Tutto ciò avrebbe conseguenze molto pesanti sul delicato ecosistema del lago di Bracciano, che rappresenta l’habitat per specie iconiche come il fistione turco (una rara anatra tuffatrice orientale), germani reali e moriglioni. La siccità sta mettendo a rischio anche la sopravvivenza di alcune alghe preziose per depurare l’acqua.

Il timore degli esperti è che si ripeta lo scenario da incubo del 2017, anno in cui si registrò un triste record per il lago sempre per via della siccità. Nello stesso periodo di quell’anno il livello del bacino si trovava sotto i 112 centimetri.

A preoccupare è anche lo stato di salute del Tevere, la cui portata è ormai ridotta ad un terzo e non va meglio per i fiumi Liri-Garigliano e Sacco, i cui bacini sono ai minimi dal 2017. Da Nord al Centro i laghi e i fiumi hanno tanta – troppa – sete. E stanno morendo lentamente sotto i nostri occhi.

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Fonte: Smart Lake Bracciano 

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