Tradito dalle riprese delle telecamere di sorveglianza, l'uomo si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di combustione illecita di rifiuti speciali
Appiccava incendi a rifiuti speciali e tossici in provincia di Napoli, nella Terra dei Fuochi, ma è stato tradito dalle telecamere di sorveglianza che lo hanno colto in flagrante.
Nelle immagini, riprese nel comune di Afragola, si vede chiaramente un uomo intento a dare fuoco a un cumulo di rifiuti generando un rogo tossico in pochi minuti.
Una vera e propria montagna di scarti di ogni tipo abbandonati, provenienti dalla lavorazione del legno e dalle demolizioni di auto, compresi rifiuti domestici, pneumatici, parti di carrozzeria, gomma e plastica.
Proprio grazie ai video, lo scorso febbraio sono iniziate le indagini, che hanno coinvolto la Procura della Repubblica di Napoli Nord e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale.
Grazie ai video, gli agenti sono riusciti a identificare l’uomo, un 56enne residente da Torre del Grego.
Si tratterebbe di un recidivo, già responsabile di un altro incendio di rifiuti a Casoria, che si sarebbe giustificato con frasi banali, come riporta il Ministro Sergio Costa in una comunicazione in cui commenta la notizia: la moglie ha un negozio di elettrodomestici e lui, nel tragitto per recarsi dai genitori, si fermava a smaltire i ricambi esausti bruciandoli.
Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di combustione illecita di rifiuti speciali.
https://www.facebook.com/SergioCostaMinistroAmbiente/posts/866222910554756
Fonti di riferimento: Sergio Costa/Il Gazzettino Vesuviano
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