Rimosse quasi 4000 mq di reti da pesca illegali e liberati 135 animali nelle acque dell’arcipelago toscano

Nelle acque della Toscana il team di Sea Shepherd ha denunciato la presenza di reti e trappole illegali portando a un maxi sequestro. L'operazione si è conclusa con la liberazione di 135 creature marine rimaste imprigionate in queste

Incredibile impresa nelle acque della Toscana dove nei giorni scorsi il mare e le sue creature sono stati liberati da migliaia di mq di reti illegalmente posizionate dai pescatori. L’operazione è stata condotta dai volontari di Sea Shepherd Italia a bordo delle loro imbarcazioni.

64 boe prive di ogni tipo di dispositivo identificativo sono state segnalate alle autorità marittime nei pressi dello scoglio Africa, nei confini occidentali dell’Area Marina Protetta dell’isola di Montecristo. Con l’autorizzazione della Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto di Livorno, il team a bordo della Sea Eagle ha provveduto alla rimozione.

Per l’esattezza sono 3774 i mq di reti illegali sequestrati nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano assieme a 47 trappole. Al loro interno tantissimi animali marini purtroppo deceduti. Sono però 135 quelli che i volontari sono riusciti a restituire al loro mare, vivi. Tra questi scorfani, granchi, polpi ma anche murene.

Tutto il materiale rimosso con successo nel corso della missione è stato consegnato successivamente alla Guardia di Finanza.

Materiale che non ucciderà più il nostro mare, già soffocato dalla plastica e sfruttato oltre i limiti della sopravvivenza da un sistema delirante che vede le acque dei nostri mari come un bacino inesauribile di risorse da sfruttare. Delirante perché il mare deve essere protetto, poiché noi tutti dipendiamo dalla salute del Mare per vivere in questo pianeta” commenta Sea Shepherd Italia.

Già lo scorso anno sempre nelle acque antistanti il Parco Nazionale Arcipelago Toscano erano state sequestrate centinaia di trappole per la pesca illegale al polpi grazie alla denuncia presentata da Sea Shepherd Italia. I volontari dell’associazione lottano per la tutela del mare, pattugliando le aree protette e documentando illeciti.

Durante l’operazione da poco conclusasi, le imbarcazioni dell’organizzazione hanno impedito anche diversi tentativi di pesca illegale. La battaglia continua.

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Fonte: Sea Shepherd Italia

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