Vuoto a rendere: velocizziamo un Sistema di Deposito in Italia, al via la campagna

Al via la campagna nazionale "A Buon Rendere - molto più di un vuoto" per chiedere di introdurre al più presto nel nostro Paese un Sistema di Deposito Cauzionale per combattere l'inquinamento

In Italia si discute ormai da tempo della possibilità di introdurre un deposito cauzionale per gli imballaggi monouso per bevande (in plastica, vetro e alluminio), sistema che è già in vigore in diversi Paesi europei. Ma se vogliamo puntare davvero alla transizione ecologica non possiamo più rimandare. Per velocizzare questo processo proprio oggi è partita la seconda campagna nazionale “A Buon Rendere – Molto più di un vuoto”, lanciata dall’Associazione Comuni Virtuosi insieme ad altre organizzazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace, Marevivo, LAV e WWF. L’obiettivo? Prevedere finalmente un sistema di raccolta efficiente dei contenitori per bevande per migliorare riciclo e contrastare concretamente l’inquinamento.

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La nuova campagna nasce per sensibilizzare le istituzioni, ma anche i cittadini e l’industria delle bevande e della distribuzione organizzata sui numerosi benefici che deriverebbero da un Sistema di Deposito. A tal fine, sono previsti sondaggi, eventi pubblici, petizioni e report sull’argomento. Sono sempre di più gli italiani sensibili al tema. Secondo un recente ricerca condotta da AstraRicerche e commissionata dalla campagna, infatti, l’83% dei cittadini intervistati è a favore dell’introduzione di un Sistema di Deposito Cauzionale per contenitori di bevande monouso.

Le richieste della campagna “A Buon Rendere”

Gli aderenti alla campagna chiedono l’introduzione di un Sistema di Deposito Cauzionale (anche definito sinteticamente DRS, “Deposit Return System”) che, ispirandosi a quelli già attivi in vari Paesi UE (tra cui Svezia e Germania), sia:
• di portata nazionale
• obbligatorio per i Produttori
• che copra tutte le tipologie di bevande in bottiglie di plastica, vetro e lattine

Un sistema così configurato ci consentirebbe di proteggere il nostro ambiente, favorire la transizione verso l’economia circolare e raggiungere gli obiettivi europei in materia di raccolta selettiva e riciclo. – spiegano i promotori – Così facendo, la nostra iniziativa si vuole raccordare anche con le attuali iniziative delle istituzioni UE, che stanno considerando un possibile approccio al DRS comune in tutta Europa, ispirato ai principi sopra specificati, in modo da renderlo performante ed efficace in tutti i Paesi in cui ancora non c’è uno schema di tale tipo. La differenza tra i tassi di intercettazione delle bottiglie per bevande tra i Paesi Membri con e senza tale sistema in vigore (rispettivamente, 94% e 47%) manda un segnale inequivocabile. I tassi medi di intercettazione degli imballaggi per bevande nei DRS attivi in Europa superano il 90%.

Tutti i vantaggi di avere un Sistema di Deposito Cauzionale

Introdurre un Sistema di Deposito Cauzionale significherebbe fare un enorme regalo all’ambiente. Attraverso un DRS, infatti, il nostro Paese riuscirebbe a:

  • evitare lo spreco di 7 miliardi di contenitori di bevande (bottiglie in plastica vetro e lattine) che ogni anno sfuggono al riciclo e vengono disperse nell’ambiente o conferite in discarica;
  • ridurre le tonnellate di plastica che finiscono annualmente nel Mar Mediterraneo;
  • aumentare i tassi di riciclo, migliorando anche qualitativamente la materia raccolta;
  • allineare le nostre politiche sui rifiuti alle più recenti direttive europee ed evitare possibili procedure d’infrazione.

Insomma i benefici sarebbero davvero numerosi e aiuterebbero a promuovere l’economia circolare in Italia, cosa stiamo aspettando?

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Fonte: A Buon Rendere

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