Incentivi per prodotti sfusi o alla spina: al via le domande, come richiederli

Le imprese possono presentare istanza per le spese sostenute nel 2020 attraverso una piattaforma informatica

Le imprese possono presentare istanza per le spese sostenute nel 2020 attraverso una piattaforma informatica

Vendita di prodotti sfusi o alla spina: tra pochi giorni le imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi o alla spina potranno presentare un’istanza per le spese sostenute nel 2020. In sempre più negozi, quindi, avremo la possibilità di acquistare alimenti o detersivi sfusi, portandoci da casa un nostro recipiente o anche un sacchetto in tessuto.

Si tratta di un contributo economico a fondo perduto rivolto agli esercizi commerciali di vicinato e alla media e grande distribuzione per la predisposizione di spazi dedicati alla vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi o alla spina, ma anche per l’apertura di nuovi negozi che predispongano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi.

Già a settembre, il ministero della Transizione ecologica aveva emanato le disposizioni attuative per sostenere le imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi o alla spina. Ora, dal 23 novembre le imprese potranno farne domanda di accesso al contributo.

A chi è rivolto il bonus

Il bonus  è destinato alle seguenti categorie:

  • esercizi di vicinato (negozi presenti nei piccoli centri urbani, con una superficie di vendita non superiore ai 150 metri quadrati);
  • medie strutture di vendita (con una superficie compresa fra i 150 ed i 1.500 metri quadrati, situati in comuni con più di 100mila abitanti).

I commercianti che richiedono il bonus sono tenuti a rispettare le condizioni di vendita previste per un periodo minimo di tre anni dall’ottenimento del finanziamento: durante questo periodo, non potranno vendere i propri prodotti in contenitori in plastica, ma potranno applicare il meccanismo del vuoto a rendere.

Come fare domanda

Le imprese che promuovono la vendita di prodotti sfusi o alla spina possono presentare istanza per le spese sostenute nel 2020 esclusivamente attraverso la piattaforma informatica disponibile dal 23 novembre al link: https://padigitale.invitalia.it.

La scadenza per l’invio dell’istanza  è fissata al sessantesimo giorno dalla data di attivazione della piattaforma e occorre essere in possesso di un’identità SPID.

Il contributo prevede un rimborso pari alla spesa sostenuta fino a un importo massimo di 5.000 euro, corrisposto secondo l’ordine di presentazione delle domande ammissibili, nel limite complessivo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, sino ad esaurimento delle risorse.

QUI trovate lo schema attestazione effettività e attinenza spese e QUI il modulo per l’istanza.

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Fonte: Ministero Transizione ecologica

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