Il Titanic si sta consumando lentamente, scomparendo letteralmente negli abissi. Alcune suggestive immagini 4K, raccolte dopo 14 anni dall’ultima esplorazione dalla Atlantic Production, mostrano chiari segni di deterioramento che potrebbero portare al completo dissolvimento del relitto
Il Titanic si sta consumando lentamente, scomparendo negli abissi. Alcune suggestive immagini e video 4K, raccolti dopo 14 anni dall’ultima esplorazione dalla Atlantic Production in collaborazione con un team di esperti, mostrano chiari segni di deterioramento, che potrebbero portare al completo dissolvimento del relitto.
La nave, affondata dopo lo scontro con un iceberg il 14 aprile 1912, si trova attualmente a 3.800 metri di profondità nell’Atlantico. La sua storia, che ha ispirato una vasta filmografia, è la storia del naufragio probabilmente più tragico mai avvenuto in ambito civile (persero la vita 1518 delle 2223 persone a bordo, compresi i 900 uomini dell’equipaggio).
E dopo 107 anni anche quello che resta dell’immane disastro sta scomparendo. Nel corso di cinque immersioni subacquee, un team internazionale di esploratori ha infatti ispezionato la nave affondata, mostrando che, mentre alcune parti del relitto erano in condizioni ancora buone, altre sono andate irrimediabilmente perse.
Atlantic Productions are pleased to announce they have recorded the first ever 4K images of RMS Titanic for a new Documentary. The images reveal the state of the wreck on the first manned dive for 14 years. #titanic pic.twitter.com/oxuEugs2N6
— Atlantic Productions (@AtlanticProds) August 21, 2019
“La vasca da bagno del capitano, immagine particolarmente gradita dagli appassionati di Titanic, ora non c’è più […] – spiega lo storico Parks Stephenson – Tutta la tuga (parte rialzata rispetto al piano di coperta per aumentare l’altezza in cabina, N.d.R.) da quel lato sta crollando, portando con sé le sale di rappresentanza. E quel deterioramento continuerà ad avanzare”.
È probabile infatti che la prossima “vittima del mare” sarà il tetto inclinato del salone, in prua. Ma successivamente altri pezzi del relitto “torneranno alla natura”. D’altronde forti correnti oceaniche, corrosione salina e batteri che mangiano metalli attaccano la nave, e non c’è alcun modo di fermare questo processo.
Foto: Atlantic Productions
Non resta che guardare immagini e video, e attendere il prossimo documentario che sarà realizzato proprio con questo materiale.
https://www.youtube.com/watch?v=V38jeRTvUs4
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Roberta De Carolis