La plastica viene sostituita dalle foglie di palme e le stoviglie diventano 100% biodegradabili. L’idea è di Leaf Republic, una startup con sede a Monaco che dà uno schiaffo all’uso smodato del monouso.
La plastica viene sostituita dalle foglie di palme e le stoviglie diventano 100% biodegradabili. L’idea è di Leaf Republic, una startup con sede a Monaco che dà uno schiaffo all’uso smodato del monouso.
I nostri mari sono sempre più inquinati e per questo motivo sono tante le aziende che si mobilitano per creare un’inversione di tendenza, perché se è vero che ognuno di noi può essere un consumatore consapevole è anche vero che ci vogliono anche gli strumenti per diventarlo.
Così se aziende e cittadini si coalizzano, il risultato non può che essere tutto a favore dell’ambiente. Prendiamo ad esempio le stoviglie. Se decidiamo di fare un picnic la prima cosa che mettiamo nel nostro cestino sono i piatti di plastica (fatti con prodotti chimici derivanti dal petrolio), ma di alternative ce ne sono tante e adesso, accanto alla stoviglie fatte con bioplastica, ci sono anche piatti e tupperware prodotti con le foglie di palma cucite tra loro.
Dal 2016, Leaf Republic produce stoviglie che sono prive di prodotti chimici, colle o additivi e sono costituite interamente da foglie. Insomma sono totalmente ecologiche perché le fibre sono cucite l’una sull’altra e il progetto è nato, come nel migliore dei casi, nel soggiorno di casa di due designer.
Pedram Zolgadri e Carolin Fiechter, hanno assemblato i piatti di foglie utilizzando una pressa a pedali: la parte superiore e inferiore sono fatte di foglie cucite a fibre estratte da foglie di palma, mentre al centro c’è uno strato di carta fatta anch’essa di foglie. Il prezzo purtroppo non è proprio economico.
“Il packaging fa parte della nostra vita quotidiana. C’è sempre stata la confezione e ci sarà sempre. Dato che il numero di persone e il consumo continuano a crescere, il mercato degli imballaggi ha dimensioni impressionanti in tutto il mondo e ora è tempo di rivoluzionarlo”.
Guarda come vengono realizzati:
È proprio vero che gli imballaggi invadono la nostra vita e lo notiamo soprattutto quando andiamo al supermercato, ci chiediamo ad esempio: ha senso confezionare frutta e verdura che già per natura, grazie alla buccia, hanno una loro protezione? Decisamente no, per questo greenme ha lanciato la campagna social #svestilafrutta, clicca qui per partecipare.
Li trovate qui
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Dominella Trunfio