Nuova legge sugli sprechi alimentari. Da oggi la Camera dei Deputati inizierà a prendere in considerazione le linee guida della nuova legge per ridurre gli sprechi alimentari, con particolare riferimento alla donazione e alla distribuzione dei prodotti invenduti.
Nuova legge sugli sprechi alimentari. Da oggi la Camera dei Deputati inizierà a prendere in considerazione le linee guida della nuova legge per ridurre gli sprechi alimentari, con particolare riferimento alla donazione e alla distribuzione dei prodotti invenduti, come promesso nel 2015.
Con la nuova legge in votazione da oggi l’Italia si pone in prima linea in Europa nella lotta contro gli sprechi alimentari, come sottolinea il Mipaaf. Nella sola Italia il fenomeno degli sprechi alimentari vale più di 12 miliardi di euro all’anno.
La nuova legge mira a semplificare la possibilità per le aziende di donare il cibo invenduto. La legge si rivolgerà anche ai consumatori, per diffondere una maggiore consapevolezza sulle abitudini alimentari, e al mondo dell’agricoltura, dato che spesso gli sprechi alimentari partono proprio dai campi coltivati.
L’Italia si sta già impegnando a recuperare 550 mila tonnellate di eccedenze alimentari in tutta la filiera, ma il Mipaaf nel 2016 punta ad arrivare a 1 milione di tonnellate. Con il programma Spreco Zero proposto dal Mipaaf per le imprese è già più conveniente donare che sprecare il cibo.
Non dobbiamo dimenticare che nel mondo un terzo della produzione di cibo viene sprecata. Si tratta di una delle piaghe più forti contro cui combattere, secondo il Ministero delle Politiche Agricole.
Il diritto al cibo dovrebbe essere sempre considerato un diritto universale. Con la nuova legge l’Italia vuole fare la propria parte per raggiungere l’obiettivo Famezero al 2030 fissato dalla Carta di Milano e per partecipare agli obiettivi del millennio fissati dall’Onu.
Tra le iniziative più interessanti nate ultimamente nel mondo troviamo il supermercato che mette in vendita le eccedenze alimentari con un forte sconto a Copenaghen e i frigoriferi della solidarietà creati in Spagna, Brasile e Argentina. La speranza è che la nuova legge possa davvero aiutare il nostro Paese nella riduzione degli sprechi alimentari, come sta già avvenendo altrove in Europa e nel mondo.
Marta Albè
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