L'assalto ai supermercati e l'acquisto compulsivo di alimenti si sta traducendo in un aumento degli sprechi alimentari pari al 30%
La maggior parte dei Paesi sta affrontando una vera e propria emergenza sanitaria a causa del coronavirus che, purtroppo, sta comportando un enorme produzione di rifiuti e un aumento degli sprechi alimentari.
Sebbene non siano mai stato messo in discussione l’approvvigionamento di cibo e di beni di prima necessità, diverse persone prendono d’assalto gli scaffali dei supermercati per accaparrarsi quanti più alimenti possibili.
Molto del cibo acquistato, però, finisce irrimediabilmente nella spazzatura. Si tratta soprattutto di alimenti freschi comprati in eccesso, che raggiungono la data di scadenza prima che sia possibile consumarli.
In Inghilterra, ad esempio, utenti e associazioni hanno diffuso sui Social Network diverse immagini in cui sono ben visibili confezioni integre di alimenti freschi finite nella spazzatura.
“In un momento in cui la gente si preoccupa del cibo più del solito, per favore siate premurosi e responsabili con gli acquisti. C’è abbastanza cibo per tutti se non ci facciamo prendere dal panico”, ha raccomandato il Dacorum Borough Council.
This is just a fraction of the food waste that we collected yesterday from households. Our Waste Collection Crews have…
Posted by Dacorum Borough Council on Saturday, March 21, 2020
to all the people in this great city of ours in Derby, if you have gone out & panic bought like a lot of you have & stacked up your houses with unnecessary items you don’t normally buy or you have bought in more food than you need, then you need to take a good look @ yourself pic.twitter.com/fpYdGBu6M4
— Ajit Singh Atwal (@AtwalAjit) March 27, 2020
La situazione non sembra essere diversa nel nostro Paese, tanto che alcuni generi alimentari tra cui il lievito di birra sembrano essere ormai introvabili.
Sono queste le storie che ci fanno commuovere.
Posted by Il Signor Distruggere on Saturday, March 28, 2020
Se da una parte tanti italiani faticano a trovare sufficienti risorse economiche per imbastire un pasto, molti altri saccheggiano gli scaffali per poi dover buttare via ciò che hanno acquistato.
https://www.greenme.it/approfondire/buone-pratiche-a-case-history/spesa-sospesa-coronavirus/
Bisogna ricordare che quella del coronavirus è un’emergenza sanitaria e non alimentare. Al momento infatti non esiste alcun pericolo che il cibo scarseggi sugli scaffali del supermercato e non c’è nessuna necessità di fare scorte di cibo.
Farsi prendere dal panico e riempire in modo sconsiderato i carrelli della spesa in questo frangente genererebbe solo ulteriori problemi tra cui lo spreco di tonnellate di cibo, la scarsità di beni di prima necessità per chi entra al supermercato dopo di noi e un aumento generale dei prezzi.
Fonti di riferimento: Daily Dits/Dacorum Borough Council/Ajit Singh Atwal
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