Le associazioni degli imprenditori hanno invocato l'aiuto di Clini con una lettera per la soppressione del contributo relativo al 2012
Sistri. Gli imprenditori, ed in particolare quelli del comparto agricolo, non ci stanno e hanno chiesto al Ministero dell’Ambiente di sospendere il contributo dal Sistema di tracciabilità dei rifiuti per il 2012.
Tramite una lettera, le associazioni del mondo imprenditoriale italiano tra cui Cia, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Confagricoltura, Aci-Alleanza delle cooperative italiane e Claai-Confederazione libere associazioni artigiane italiane, hanno espresso il proprio disappunto nei confronti del Sistri, che ancora stenta a decollare nonostante i numerosi rinvii.
L’ultimo era stato quello stabilito dal Milleproroghe che aveva posticipato l’entrata in vigore del Sistri per tutti al 30 giugno 2012. Ma il decreto semplificazioni aveva introdotto dei cambiamenti riguardo all’attività degli imprenditori agricoli, che avrebbero potuto realizzare il loro deposito temporaneo sia nel luogo stesso di produzione dei rifiuti che “presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa agricola di cui gli stessi sono soci“.
Nonostante questa piccola agevolazione, le difficoltà sono ancora troppe. “Il sistema di tracciabilità dei rifiuti -scrivono nella lettera i presidenti delle associazioni- continua a essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento. I rinvii dell’operatività, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano, infatti, una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto“.
Per questo chiedono l’intervento del ministro dell’Ambiente Clini, che già qualche settimana fa si era espresso riguardo allo snellimento delle procedure per la decontaminazione di 57 siti di interesse nazionale: “Stiamo lavorando per cercare di superare le criticità del sistema – ha detto il Ministro – e per renderlo più semplice, perché non si possono trattare tutti i tipi di rifiuti allo stesso modo“. “Spero che nei prossimi mesi si possa concretizzare una difesa della legalità con normative più semplici – ha aggiunto Clini – e noi stiamo lavorando per questo“.
“In questa situazione, il pagamento del contributo Sistri per l’anno 2012, fissato per il 30 aprile, viene percepito da tutte le nostre imprese – hanno sottolineato le associazioni – come una vessazione ingiustificata” tanto più che le aziende stesse “hanno già versato, per l’anno 2010 e per l’anno 2011, settanta milioni di euro, senza averne ritorno alcuno. In periodi di profonda difficoltà economica come quello attuale, l’obbligo di nuovi versamenti, ad avviso di tutti, non trova giustificazione. Quello del pagamento del contributo per il 2012 è diventato, dunque, un problema importante e cruciale, che il ministero deve affrontare da subito: le imprese – si legge nella lettera inviata a Clini – ne aspettano legittimamente la soppressione“.
Francesca Mancuso