Sistri 2014: al via esenzione imprese fino a 10 dipendenti

Scatta l'obbligo di adesione al Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti. E' approdato in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2014 il decreto del ministero dell'Ambiente del 24 aprile scorso, il primo di una serie di provvedimenti che andranno a modificare e semplificare il tanto discusso sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Scatta l’obbligo di adesione al Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti. È approdato in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2014 il decreto del ministero dell’Ambiente del 24 aprile scorso, il primo di una serie di provvedimenti che andranno a modificare e semplificare il tanto discusso sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Nel decreto, che esclude dal sistema di tracciabilità dei rifiuti tutte le imprese agricole che conferiscono i rifiuti prodotti nei circuiti organizzati di raccolta, sono previste anche altre disposizioni di semplificazione amministrativa, chiarite le modalità di gestione dei trasporti intermodali e prorogato al 30 giugno 2014 il versamento del contributo annuale.

ESCLUSI – La novità più sostanziosa è che il Sistri non sarà più un obbligo per i produttori iniziali di rifiuti con meno di 10 dipendenti, cioè enti e imprese che producono rifiuti speciali pericolosi da attività quali scavo, costruzione e demolizione, oppure da lavorazioni industriali e artigianali, da attività commerciali, di servizio e sanitarie.

DESTINATARI – Il Sistri resta invece obbligatorio per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti che generano tali rifiuti da attività agricole e agroindustriali, da pesca e acquacoltura, per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi da scavo, costruzione e demolizione, da lavorazioni industriali e artigianali, da attività commerciali, di servizio e sanitarie, ed è un obbligo anche per chi stocca, raccoglie, trasporta, recupera e smaltisce rifiuti urbani nella Regione Campania.

“Venendo incontro alle giuste richieste dei ‘piccoli produttori” – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – oggi introduciamo una prima importante semplificazione, rendendo il sistema più ragionevole e meno burocratico ma rafforzando allo stesso tempo i principi inderogabili che sono alla base del progetto, ossia il contrasto alle ecomafie e la difesa dell’ambiente attraverso il controllo informatico dei rifiuti pericolosi”.

ULTERIORI SEMPLIFICAZIONI – Il Sistri sarà ancora oggetto di approfondimenti e semplificazioni. Per questo, dopo incontri con associazioni di categoria e operatori, arriverà una serie di decreti che andranno ulteriormente a semplificare il sistema. Il primo passo sarà l’assottigliamento della platea dei soggetti obbligati all’adesione.

“Ho convocato per fine mese – fa sapere Galletti – il tavolo di monitoraggio e concertazione con le associazioni interessate per approfondire l’introduzione di ulteriori norme di semplificazione”.

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Roberta Ragni

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