Stop plastica, usiamo quella che già esiste. Questa l’idea degli architetti di Snøhetta, che hanno realizzato una sedia con plastica riciclata da attrezzi da pesca non più utilizzati e un telaio in acciaio, anch’esso riciclato
Stop plastica, usiamo quella che già esiste. Questa l’idea degli architetti di Snøhetta, che hanno realizzato una sedia con plastica riciclata da attrezzi da pesca non più utilizzati e un telaio in acciaio, anch’esso riciclato.
La sedia, chiamata con il codice S-1550, è perfettamente funzionale e non ha nulla di nuovo: la plastica di cui è fatto il corpo è costruita del tutto con materiale proveniente dall’industria ittica locale nel nord della Norvegia e il telaio è realizzato in acciaio a sua volta riciclato.
L’originale oggetto è frutto di un progetto di ricerca legato alla plastica che l’azienda ha portato avanti degli ultimi due anni e che mirava ad uno studio più attento del materiale che sta dando enormi problemi ambientali, invadendo, tra le altre cose, i nostri mari.
Il lavoro ha analizzato tutta la catena del valore della plastica, dal suo “concepimento” al fine vita, nonché le sue proprietà intrinseche, in modo da trovare seconde vite agli oggetti, altrimenti abbandonati, nuovamente, in mare. La sedia è dunque solo il primo risultato di un progetto che si attende più ampio e che potrebbe portare a nuove idee su come riutilizzare la plastica, limitandone l’ulteriore produzione.
“I materiali utilizzati per la produzione della sedia S-1500 sono forniti da aziende agricole locali come Kvarøy Fiskeoppdrett e Nova Sea – scrive l’azienda – che consegnano reti, corde e tubi logorati dall’usura […]. In questo modo, il progetto contribuisce alla costruzione di un’economia circolare locale, poiché utilizza rifiuti di plastica provenienti dall’industria locale per produrre sedie nella stessa area”.
Infatti, non appena i componenti sono troppo logori per essere ancora utilizzati, possono essere raccolti, lavorati e successivamente trasformati in un granulato che può diventare teoricamente “qualsiasi cosa”, rinascendo a nuova vita.
“Per ridurre la necessità di produrre plastica nuova, i consumatori e l’industria devono riconoscere il valore intrinseco della plastica usata e trovare modi per sostituire la plastica vergine con il materiale riciclato – scrive ancora Snøhetta – Con lo sviluppo della S-1500, Snøhetta spera di ispirare le persone a impiegare materiale di scarto in modi nuovi e sostenibili grazie a innovazione e design”.
Unico modello “esclusivo”? In realtà la sedia, presentata allo Stockholm Furniture and Light Fair in corso dal 5 al 9 febbraio, sarà prodotta in serie ed è già venduta dal Nordic Comfort Products (NCP), anche se il prezzo al pubblico non è ancora indicato.
Volere è potere. Quasi sempre.
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Roberta De Carolis
Foto: Bjornar Ovrebo/Snøhetta