Si chiama Fapil, opera in Portogallo da 45 anni e realizza oggetti di uso quotidiano sfruttando la plastica recuperata dagli oceani
Quanta plastica circola negli oceani? Tanta, troppa. Lo sanno bene gli animali che spesso finiscono per ingurgitarla o che vi rimangono intrappolati. Ma un’azienda portoghese, chiamata Fapil, ha pensato di utilizzare questo pericoloso rifiuto per produrre oggetti di uso quotidiano.
Il nome dice tutto: la nuova linea lanciata da Fapil si chiama Ocean e comprende 35 prodotti tra scope, secchi, palette, cesti per la biancheria, e molto altro sia per uso domestico che professionale.
In collaborazione con Waste Free Oceans che si occupa infatti di raccogliere i rifiuti che vagano negli oceani, Fapil utilizza la plastica delle attrezzature da pesca gettate via e di altro genere per darle nuova vita e nel frattempo contribuire a ripulire il mare.
Di recente, la società ha lanciato una gamma innovativa di prodotti per la casa realizzati con un’alta percentuale di plastica marina riciclata, combinata con altri materiali di riciclo e solo una piccola percentuale di plastica vergine. Almeno il 20% dei rifiuti marini riciclati viene utilizzato per produrre gli oggetti di Ocean.
“Oltre 100 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica circolano negli oceani e circa 10 milioni vengono aggiunti ogni anno” ricorda Fapil sul proprio sito web. “Vogliamo che la nostra attività e i nostri processi siano davvero sostenibili e promuovano un presente e un futuro più equo, più sano e più verde. Crediamo che la tutela dell’ambiente dipenda dall’attenzione e dall’azione di ciascuno a favore, non solo, di un futuro più sano e più sostenibile, ma anche di un presente con una migliore qualità della vita, per tutti”.
L’obiettivo dell’azienda è che in futuro questi articoli possano essere fabbricati al 100% con la plastica di recupero.
“Saremo i primi sul mercato a utilizzare reti da pesca e corde, tutto il materiale che risulta dall’industria della pesca per fabbricare prodotti per la casa “, ha detto Fernando Teixeira, presidente di Fapil.
Invece di finire in discarica o negli inceneritori i rifiuti marini recuperati possono così avere una seconda vita.
Qui tutti i prodotti della gamma Ocean
Fonti di riferimento: Wfo, Fapil
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