Sarà Piano dell'Olmo. Alla fine la scelta sul luogo che ospiterà la discarica temporanea che sostituirà Malagrotta per i rifiuti di Roma e provincia è tornata a ricadere sul sito presso Riano tante volte messo in discussione per i vincoli idrogeologici esistenti e la vicinanza ai centri abitati che sarebbe fuori norma.
Sarà Piano dell’Olmo. Alla fine la scelta sul luogo che ospiterà la discarica temporanea che sostituirà Malagrotta per i rifiuti di Roma e provincia è tornata a ricadere sul sito presso Riano tante volte messo in discussione per i vincoli idrogeologici esistenti e la vicinanza ai centri abitati che sarebbe fuori norma.
Dopo le dimissioni di Pecoraro e il sospiro di sollievo tirato per Corcolle, a soli 700 metri dal prestigioso sito di Villa Adriana, il nuovo commissario all’emergenza rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, al termine del vertice che si è tenuto stamani al Ministero dell’Ambiente ha emanato il suo verdetto e “condannato” la cava di Piano dell’Olmo, nonostante le proteste dei cittadini di Riano che hanno accolto la notizia con un coro di “no” e di “vergogna! Vergogna”.
Un nuovo capitolo dunque viene scritto in quella che sembra essere la saga infinita del post-Malagrotta. Il tempo corre, l‘Europa minaccia gravi sanzioni se non si risolve entro due mesi l’emergenza e allora ecco che il nuovo commissario Sottile va dritto per la sua strada “a testa alta”. Dopo un’ora di colloquio alla presenza del ministro Corrado Clini, del presidente della Regione Renata Polverini, del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente della Provincia Nicola Zingaretti arriva la decisione di Sottile su cui, a quanto pare, “c’è l’accordo di tutti“
Alla conferenza stampa in cui è stato dato l’annuncio è scoppiata subito la protesta capeggiata dal vicesindaco del paese Italo Arcuri che ha portato il commissario ad abbandonare la sala. Non senza aver difeso la sua posizione: “la scelta sarà transitoria” – ha spiegato il prefetto – anche perché ha una capacità limitata rispetto agli altri siti in esame. L’impegno, anche attraverso il potenziamento degli impianti tmb, è di non conferire rifiuti tal quali”. “Si tratta di una scelta, non dico obbligata, ma che reputo giusta perché ovunque si decide di fare una discarica ci sono delle proteste. Io non mi devo vergognare di nulla“.
“Non passerete”, “Non uccidete i nostri figlie” il coro infuriato dei cittadini che, all’abbandono del prefetto, hanno lanciato subito un appuntamento per un presidio che ha bloccato la via Tiberina che ha utilizzato facebook per mobilitare più di 500 manifestanti con il messaggio “Tutti al presidio di Pian dell’Olmo, ci si sta organizzando per mega manifestazione di protesta. Accorrete tutti”
Come ricorderete, Villa Adriana a parte c’erano altri 5 siti indicati come possibili alternative. Di questi Clini aveva indicato Monte Carnevale . Nessuno, è vero vorrebbe una discarica sotto casa, ma a dimostrare l’inadeguatezza e l’illegittimità dell’opzione della cava di piano dell’Olmo anche Le Iene con un video che dimostrava il non rispetto delle distanze previste con il centro abitato. Al momento, comunque, si tratta di una decisione non ancora definitiva ed esecutiva. Se confermata, seguirà un progetto di dicarica e verrà poi stesa la Valutazione d’impatto ambientale.
Ma si annuncia battaglia.
“È un errore continuare a proporre ipotesi che si basano sui siti indicati dalla regione Lazio. Nessuna delle sette soluzioni indicate nello studio è adatta ad accogliere una discarica, ognuna presenta criticità macroscopiche“, ha dichiarato il capogruppo della lista civica “Cittadini alla regione”, Giuseppe Celli. “Pian dell’Olmo è troppo vicino all’abitato ed è a serio rischio idrogeologico. Occorre scegliere un sito sostenibile dal punto di vista logistico e ambientale, e soprattutto è indispensabile garantire una volta per tutte il rafforzamento della raccolta differenziata“, ha concluso.
“Si è scelto Pian dell’Olmo, senza nessuna indicazione che possa far ritenere questa scelta provvisoria. Si è dato uno schiaffo a tutti i vincoli idrogeologici. – Rincara il Verde Bonessio – Si è deciso di scegliere senza ascoltare i cittadini, senza far precedere questa decisione da nessun altra azione che potesse in qualche modo giustificarla. Nessun cambio del piano regionale dei rifiuti, nessuna modifica del piano industriale dell’Ama. Così si sceglie di massacrare un territorio con una discarica che non sarà di certo provvisioria. Saremo a fianco a cittadini e comitati in questa battaglia che non finisce oggi”.
Come andrà a finire?
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