Il rapper che ha aperto una banca per riciclare i rifiuti di plastica in Kenya

Contro l’inquinamento da plastica, Juliani ha creato la Taka Bank che ricicla i rifiuti delle baraccopoli grazie a chioschi che fungono da stazioni di raccolta dei rifiuti. In cambio vengono dati gettoni con cui acquistare prodotti e pagare servizi

La città di Nairobi è diventata uno degli hub della plastica in Kenya, dove i rifiuti non biodegradabili sono presenti in molte aree residenziali. I rifiuti di plastica sono una delle sostanze inquinanti della città, nonostante il divieto di utilizzo della plastica singola nel Paese.

La plastica è stata vietata nel 2017, una mossa che è stata accolta come innovativa. Tuttavia l’inquinamento da plastica è diventato un vero problema in questo Paese dato che, come ben sappiamo, non si biodegrada e non si decompone.

Dandora è una delle aree di insediamento informale di Nairobi che è stata utilizzata come discarica per molti anni. L’area è stata inquinata e un forte odore di puzza può essere avvertito a distanza. È la più grande discarica di Nairobi.

Per risolvere questa situazione, un gruppo associato a Juliani, un rapper keniota, sta portando avanti un’iniziativa chiamata Taka Bank che ricicla i rifiuti delle baraccopoli. Il gruppo si è associato a chioschi (Taka bank kiosks) che fungono da stazioni di raccolta dei rifiuti a Dandora.

I gettoni dati in cambio possono essere usati per acquistare prodotti (e non solo)

Ogni chiosco è presidiato da un certo numero di giovani che selezionano i rifiuti in carta, vetro, lattine e plastica e li vendono alle aziende di riciclaggio. La maggior parte di questi giovani sono ex spazzini della discarica di Dandora.

Il coordinatore del gruppo per la contea di Nairobi, Solomon Njoroge, ha spiegato che c’è un alto livello di stigmatizzazione associato ai raccoglitori di rifiuti, perché si presume che siano sporchi. Loro però stanno cercando di far capire all’opinione pubblica che la raccolta dei rifiuti è un lavoro come un altro.

Le famiglie di Dandora portano i loro rifiuti ai chioschi dove vengono pesati e dove vengono assegnati dei gettoni che sono riscattabili e possono essere usati per acquistare altri prodotti dai chioschi. Per esempio, se uno ha 300 gettoni, può riscattarli per ottenere farina di mais che si traduce in un dollaro (150 Kshs).

Benard Michael, alias Baba Michael, proprietario di uno dei chioschi della Taka Bank, ha fatto sapere che l’iniziativa non solo ha garantito un ambiente pulito, ma ha anche aumentato le vendite del suo chiosco utilizzando i gettoni ricavati dai rifiuti.

Mary Mwangi, una residente di Dandora che raccoglie i rifiuti e li porta alla Taka Bank, sostiene di aver iniziato a depositare i rifiuti alla Taka Bank l’anno scorso grazie al programma dei gettoni. Ora si usa per acquistare i prodotti di casa, come la farina di mais, lo zucchero, il sapone e persino l’olio da cucina. I residenti possono usare i gettoni anche per pagare l’affitto, le tasse scolastiche e altre necessità, grazie alla Taka Bank.

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Fonte: Citizen Digital

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