E' stata recepita oggi dal Consiglio dei Ministri la direttiva europea sulla gestione dei RAEE che prevede tra le altre l'atteso uno-contro-zero
La gestione e il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici compie un grande passo avanti. E così se il vecchio tostapane si è rotto, la lampadina a risparmio energetico si è fulminata o il tablet non funziona più, ma non avete intenzione di acquistarne uno nuovo, né tempo per andare all’isola ecologica, potrete portarlo direttamente a un negozio di elettrodomestici che sarà obbligato a prenderlo in consegna senza alcun costo, né obbligo per voi di comprarne un altro.
È questo l’effetto più significativo per i consumatori dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri avvenuta oggi dell’atteso decreto che recepisce la direttiva europea sulla gestione dei RAEE (2012/19/EU).
A partire dall’entrata in vigore del decreto, infatti, chi vorrà disfarsi di un piccolo elettrodomestico potrà portarlo in un grande negozio e provvederanno i gestori dell’esercizio commerciale a smaltirlo a norma di legge. Il tutto anche senza l’acquisto di un nuovo prodotto analogo come era previsto fino a ieri con l’obbligo dell‘uno-contro-uno introdotto nel 2010.
Con il decreto approvato oggi l’Italia si pone tra i primi Paesi europei ad aver recepito la direttiva che prevede, appunto il cosiddetto “uno-contro-zero” che dà la possibilità ai cittadini di conferire direttamente ai distributori a patto che abbiano una superficie di vendita di almeno 400 metri.
“Un altro passo verso semplificazione degli adempimenti ambientali è stato fatto oggi dal Consiglio dei Ministri – ha commentato l’approvazione il Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti – ciò renderà molto più semplice la raccolta e ed il recupero dei materiali delle apparecchiature e più agevole per i cittadini un comportamento ambientalmente corretto e virtuoso”.
Oltre all’uno contro zero, il testo del provvedimento unifica in un unico corpo normativo quasi tutte le disposizioni in materia di RAEE, introducendo anche altre novità nel settore. In particolare vengono progressivamente estesi gli effetti delle disposizioni a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, e sin da subito ai pannelli fotovoltaici, prima non previsti che verranno gestiti a tutti gli effetti come rifiuti tecnologici.
Inoltre si sono fissati obiettivi di raccolta più ambiziosi: il target annuale stabilito in 4 chilogrammi per abitante è stato innalzato e sostituito da due nuovi obiettivi di raccolta da raggiungere nel 2016 e nel 2019, pari rispettivamente al 45 % ed al 65% , calcolato sul peso totale dei RAEE raccolti in relazione alla media delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nei tre anni precedenti.
Grande soddisfazione per l’approvazione del decreto arriva da ReMedia che apprezza inoltre il rafforzamento dei criteri di qualità dei Sistemi Collettivi previsti definiti “un punto fondamentale per assicurare elevati standard di riciclo e sicurezza nella fase operativa di trattamento dei rifiuti tecnologici. Come Consorzio ReMedia siamo impegnati da sempre su questo fronte poiché crediamo fortemente che la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente siano elementi chiave per ottenere una sistema moderno e virtuoso. Attendiamo ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale affinché il recepimento sia effettivo”.
Pronti a svuotare le cantine?
Simona Falasca
LEGGI anche:
Rifiuti elettronici: le 3 regole per smaltire correttamente i Raee