Rifiuti elettronici: 1 contro 0, negozianti obbligati a ritirare gratis gli elettrodomestici usati

Da 1 contro 1 a 1 contro 0. Una nuova direttiva europea è pronta a rivoluzionare il ritiro dei vecchi apparecchi elettronici. Ve lo avevamo annunciato nel 2012, quando era stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea il nuovo testo sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Il Decreto che recepisce la direttiva europea RAEE (2012/19/EU), approvato lo scorso 14 marzo dal Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore dal prossimo 12 Aprile.

Da 1 contro 1 a 1 contro 0. Una nuova direttiva europea è pronta a rivoluzionare il ritiro dei vecchi apparecchi elettronici. Ve lo avevamo preannunciato nel 2012, quando era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il nuovo testo sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Il decreto che recepisce la direttiva europea RAEE (2012/19/EU) era stato approvato lo scorso 14 marzo dal Consiglio dei Ministri. Ora è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore dal prossimo 12 aprile.

I grandi esercizi commerciali avranno l’obbligo di ritirare gratuitamente i piccoli elettrodomestici anche senza l’acquisto di un prodotto nuovo equivalente. L’1 contro 1 fino a questo momento aveva permesso alla clientela di riconsegnare direttamente in negozio in modo del tutto gratuito i vecchi prodotti elettronici, seppur esclusivamente al momento dell’acquisto di un nuovo oggetto.

Ora l’1 contro 1 lascia posto all’1 contro 0, cioè al ritiro degli elettrodomestici usati senza condizioni, con riferimento ai prodotti di piccole dimensioni. La revisione della normativa nasce perché entro il 2016 dovranno essere raccolte 45 tonnellate di Raee ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi venduti. E dal 2019 la cifra salirà a 65 tonnellate.

Il corretto smaltimento dei Raee permetterà di ridurre la dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose, come il cromo esavalente, il mercurio, i PCB e altri gas che contribuiscono a ridurre lo strato di ozono. La novità non riguarda soltanto i punti vendita fisici, ma anche i negozi online. I venditori online dovranno garantire il ritiro dei Raee ai propri clienti che acquistano un nuovo prodotto, offrendo loro la possibilità di consegnare l’apparecchiatura a fine vita in punti di raccolta messi a disposizione gratuitamente.

In sostanza, grazie all’1 contro 0, quando dovremo liberarci di un elettrodomestico non più funzionante, potremo consegnarlo gratis presso i punti vendita senza alcun obbligo d’acquisto, a patto che le sue dimensioni siano inferiori ai 25 centimetri. Il ritiro dei piccoli elettrodomestici è obbligatorio per i punti vendita con superficie superiore ai 400 metri quadrati e facoltativo per quelli più piccoli.

Remedia, il consorzio no-profit che si occupa della gestione ecosostenibile dei Raee in Italia ha espresso grande soddisfazione in proposito: “Il lavoro svolto in questi mesi per recepire la direttiva europea sui RAEE ha portato importanti innovazioni che mirano al miglioramento complessivo del Sistema. In soli 5 anni dovremo crescere da 4 kg annui di RAEE raccolti per abitante ad almeno 16 kg e il modello ‘all actors’ – che nella gestione dei RAEE affianca ai sistemi collettivi dei produttori gli operatori accreditati del settore – offre l’opportunità al canale informale di contribuire al raggiungimento di questo impegnativo traguardo. In tale percorso sarà però determinante la capacità di controllare la qualità del trattamento, il rispetto degli standard e il raggiungimento dei target di recupero per garantire una gestione trasparente ed efficace dei rifiuti tecnologici”.

Infine, il decreto prevede un periodo di transizione. Fino al 14 agosto 2018 il provvedimento si applicherà anche ai pannelli fotovoltaici e dal giorno successivo si potranno smaltire i dispositivi medici infetti. La speranza principale riguarda una drastica riduzione della gestione e del traffico illegale dei Raee.

Consulta qui il testo del nuovo decreto sui Raee.

Marta Albè

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