Siamo in Ghana e qui, ad Agbogbloshie, si trova la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. L’85% di questi è di provenienza europea e sì, probabilmente c’è anche il tuo telefonino che non hai smaltito correttamente. Come al solito coloro che hanno meno sono quelli che soffrono di più per le conseguenze della crisi climatica
![raee ghana](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2024/02/rifiuti_ghana.jpg)
Agbogbloshie, periferia di Accra, in Ghana, è una distesa senza fine di rifiuti elettronici. Una discarica a cielo aperto. Lo si sa da anni, ormai, eppure regolarmente qui finiscono decine e decine di container carichi di RAEE di ogni tipo: telefoni, elettrodomestici, pc, televisori. Come mai?
Chi smaltisce i rifiuti elettronici si aspetta che vengano riciclati correttamente. Ma quasi tutti questi dispositivi contengono sostanze chimiche tossiche che, anche se riciclabili, rendono costoso farlo. Di conseguenza, lo scarico illegale è diventato un business redditizio. Ragione per cui Agbogbloshie esiste ma si fa finta che non ci sia, perché il fiuto dei soldi è potente più di qualsiasi altra macchina. Così come d’altronde accade in Senegal, Egitto e Marocco.
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Qui i dispositivi vengono in primo luogo riparati per essere rivenduti, poi sono smantellati per ricavare metalli, fusi per eliminare la plastica e infine trattati chimicamente per ricavare gli ultimi grammi di materiale venduti per pochi centesimi al chilo.
Inferno Agbogbloshie, immersa nei rifiuti elettronici
A farlo sono soprattutto i più giovani, che distruggono quei dispositivi per arrivare ai metalli, soprattutto al rame, in grandi spazi o, peggio, spesso dentro o vicino alle case. Lesioni come ustioni, danni agli occhi, problemi ai polmoni e alla schiena, vanno di pari passo con nausea cronica, anoressia, mal di testa debilitanti e problemi respiratori. La maggior parte dei lavoratori muore di cancro intorno ai vent’anni.
No, questo non è un buon posto per vivere, ma quei pochi spiccioli fanno troppo gola per essere ignorati. E non solo: da queste parti arrivano anche cospicui carichi di batterie usate al piombo e parti di auto (anche oggetto di furto) contaminate da oli minerali.
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Uno degli studi più completi degli ultimi anni, il report Countering WEEE Illegal Trade, aveva già dimostrato la mala gestione nel settore dei rifiuti elettronici: circa 1,3 milioni di tonnellate di elettronica scartata erano state esportate in modo improprio.
Anche un articolo dell’Environmental Health Perspectives ha mostrato come praticamente a cadenza regolare arrivino più di 100mila pc al solo porto nigeriano di Lagos (circa 500 container carichi di apparecchiature elettroniche di seconda mano passano attraverso Lagos ogni mese) e il bello è che tra il 25% e il 75% di questo materiale è inutile. Si è ipotizzato, quindi, che i volumi di rifiuti elettronici siano pari a 100.000 computer o CPU, o 44.000 televisori, che entrano in Africa ogni mese attraverso la sola Lagos.
La discarica di Agbogbloshie in Ghana è una delle più grandi al mondo e molte delle 250.000 tonnellate di rifiuti elettronici che finiscono lì vengono bruciate per ottenere metalli. Ciò porta alla contaminazione dell’aria, del suolo, della polvere, dell’acqua e dell’esposizione umana a un’ampia varietà di sostanze tossiche, concludono i ricercatori.
Cosa puoi fare tu con i rifiuti elettronici
Sicuramente provare a riparare un oggetto prima di disfartene del tutto oppure regalarlo a chi può averne bisogno: il più delle volte, infatti, gettiamo dispositivi che ancora funzionanto.
Inoltre, non scordarti che vecchi telefoni e non solo, anche tv, elettrodomestici e pile, vanno conferiti correttamente nelle isole ecologiche.
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