“RAEE nelle carceri”: a Milano un impianto di smaltimento dei rifiuti elettronici gestito dai detenuti

Si chiama “Progetto Sperimentale Regionale RAEE nelle Carceri” ed è stato presentato lunedì scorso – 31 maggio – a Milano. Sarà infatti qui, presso il carcere di Bollate, che i detenuti avranno a breve la possibilità di lavorare al recupero di metalli REE (Rare Earth Elements), e non solo, dai cosiddetti “rifiuti RAEE” - computer, televisori, lavatrici, frigoriferi, eccetera. Un mestiere tutt'altro che semplice, che richiede una qualifica adeguata e agevolerà per questo l'eventuale reinserimento sociale dei detenuti.

Si chiama “Progetto Sperimentale Regionale RAEE nelle Carceri” ed è stato presentato lunedì scorso – 31 maggio – a Milano. Sarà infatti qui, presso il carcere di Bollate, che i detenuti avranno a breve la possibilità di lavorare al recupero di metalli REE (Rare Earth Elements), e non solo, dai cosiddetti “rifiuti RAEE” – computer, televisori, lavatrici, frigoriferi, eccetera. Un mestiere tutt’altro che semplice, che richiede una qualifica adeguata e agevolerà per questo l’eventuale reinserimento sociale dei detenuti.

A occuparsi della formazione dei 120 detenuti-impiegati e della gestione dei REE sarà l’AMSA (Azienda Milanese Servizi Ambientali), che partecipa al progetto con un finanziamento di 800 mila euro. A questi vanno aggiunti i 2 milioni di euro della Regione Lombardia, che contribuiranno alla costruzione dei capannoni dove avverrà lo smaltimento. “Finanziamo questo progetto riconoscendone la funzione sociale e ambientale che lo caratterizza”, ha detto l’assessore regionale all’ambiente Marcello Raimondi. E il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha aggiunto: “abbiamo sempre detto che il binomio inscindibile di Milano è sicurezza e politiche sociali, che significa prevenzione, ma anche sostegno al recupero, accoglienza e integrazione”.

Sergio Galimberti, presidente AMSA, ha invece ricordato, sempre in occasione della presentazione del progetto, che “saranno circa 5.000 le tonnellate annue di rifiuti elettrici ed elettronici che potranno essere trattate nel nuovo impianto, il primo a Milano di questo genere, garantendo in alcuni casi anche un recupero dei materiali del 100%”.

Un esempio significato a livello europeo, che conferma le precedenti scelte etiche del carcere lombardo: già nel 2007 Amsa e Amministrazione Carceraria Regionale avevano infatti stipulato una convenzione per il “reclutamento” di detenuti del carcere di Bollate al fine di svolgere servizi di pulizia presso cimiteri e aree verdi.

Roberto Zambon

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