Le palline che utilizzano i tennisti a Wimbledon sono tantissime, gialle, perfette, di peso uguale e dalle prestazioni eccellenti. Come sono prodotte? A serie e seguendo canoni ben precisi (su dove e come vi promettiamo di indagare) e poi, una volta usate, rivendute ai più appassionati o riciclate. E molte di esse diventano delle preziosissime casette
Che fine fanno le palline usate a Wimbledon? Ebbene sì, le oltre 50mila piccole sfere utilizzate nel torneo di tennis più prestigioso al mondo non sono lasciate al caso: prodotte per l’occasione con precisione maniacale (e qui sorvoliamo, per ora, sulla sostenibilità e sull’etica della filiera produttiva), con uno specifico peso e di specifici materiali (lana e nylon in primis), con tanto di test di rimbalzo e di qualità, le Wimbledon balls si portano appresso una storia quasi leggendaria.
Non tutti sanno, per esempio, che le palle vengono tenute sotto chiave prima dell’uso, ciascuna refrigerata a circa 20°C per garantire prestazioni ottimali. Ma cosa succede, invece, dopo che sono state utilizzate?
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Generalmente vengono rivendute. In tutte le partite, le palle usate saranno sostituite da palle nuove alla conclusione delle prime sette partite e successivamente alla conclusione di ogni nona partita. In base alla disponibilità, poi, saranno vendute attraverso i canali ufficiali.
Molte altre vengono regalate alle scuole di tennis del Regno Unito e altre ancora sono destinate al riciclo: il loro interno in gomma, infatti, può essere utilizzato per nuovi rivestimenti per pavimenti di tennis indoor e altre strutture di allenamento sportivo.
Ma non sempre è così. Da parecchi anni c’è chi beneficia a modo suo delle palline da tennis più applaudite sulla faccia della Terra. Dal 2001, infatti, alcune di esse vengono recuperate e trasformate in casette per i topolini che vivono nelle risaie e in campagna.
Si tratta di topolini davvero piccoli che vivono per lo più nei campi e che generalmente costruiscono le proprie tane con fili d’erba e pezzetti di canna, ma – spesso – soprattutto per i repentini cambiamenti del clima e per pratiche agricole intensive – per proteggersi hanno bisogno di qualcosa di più resistente. Per questo motivo, alcune associazioni britanniche che si occupano della protezione degli animali hanno pensato bene di recuperare proprio le palline da tennis dismesse. E farne piccole meravigliose casette.
Le associazioni che si occupano del progetto hanno così scoperto che le palline da tennis diventano delle vere e proprie tiny house impermeabili eccellenti per questi piccoli roditori, che in questo modo possono proteggersi anche dagli uccelli rapaci.
Un riutilizzo fantastico, non credete?
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