Lenti a contatto, non gettarle nel WC o nel lavandino! Inquinano i nostri mari con la microplastica

Le minuscole e quasi inconsistenti lenti a contatto danneggiano i nostri mari più di quanto immaginiamo. Lo rivela un nuovo studio secondo cui, trasformandosi in microplastiche, diventano una minaccia per la vita marina

Le minuscole e quasi inconsistenti lenti a contatto danneggiano i nostri mari più di quanto immaginiamo. Lo rivela un nuovo studio secondo cui, trasformandosi in microplastiche, diventano una minaccia per la vita marina.

È un’abitudine largamente condivisa quella di gettare le lenti a contatto nello scarico, ossia nel WC o nel lavandino una volta finito di utilzzarle. Nulla di più sbagliato.

Gli scienziati dell’Arizona State University hanno condotto il primo studio nazionale. Secondo i ricercatori, i consumatori, gettando erroneamente le lenti usate, contribuiscono inconsapevolmente e in maniera molto grave all’inquinamento. Il team di ricerca ha presentato i suoi risultati a Boston in occasione della 256a riunione nazionale della American Chemical Society (ACS).

“Avevo indossato occhiali e lenti a contatto per la maggior parte della mia vita da adulto“, ha dichiarato Rolf Halden, direttore del Centro di ingegneria ambientale del Biodesign Institute dell’Arizona State University. “Ma ho iniziato a chiedermi, qualcuno ha fatto delle ricerche su cosa succede a queste lenti di plastica dopo che la loro durata utile è finita?”

Ed è quello che ha fatto lo studio. Gli scienziati hanno scoperto che tante persone gettano le lenti nel lavandino o nel water.

“Si tratta di un numero piuttosto elevato, considerando che circa 45 milioni di persone negli Stati Uniti indossano solo lenti a contatto, pari a 1,8-3,36 miliardi di lenti all’anno, o circa 20-23 tonnellate di plastica trasportata dalle acque reflue ogni anno”.

Per la ricerca, gli studiosi hanno esaminato il destino di 13 diverse marche di lenti a contatto realizzate con 9 diversi tipi di polimeri plastici. Le lenti che vengono gettate giù nello scarico vengono in genere trasportate fino agli impianti di trattamento delle acque reflue. Simulando cosa accade in un impianto è emerso che lì vengono frammentate diventando microplastiche e infine si accumulano nei fanghi di depurazione. Per circa 900 gr di fango di acque reflue, si possono trovare in genere un paio di lenti a contatto.

Secondo il team, i microbi nell’impianto di trattamento delle acque reflue hanno effettivamente alterato la superficie delle lenti a contatto, indebolendo i legami nei polimeri plastici e promuovendo la loro disintegrazione in microplastiche.

lenti a contatto inquinamento

Le lenti a contatto frammentate possono anche passare attraverso l’impianto di trattamento delle acque reflue finendo in mare. Come purtroppo sappiamo, gli organismi acquatici confondono le microplastiche per cibo, ingerendole e loro malgrado immettendole nelle catene alimentari.

“Considerando che le lenti sono sopravvissute al trattamento per lunghi periodi di tempo, abbiamo riscontrato cambiamenti evidenti nei legami delle lenti a contatto a causa dell’esposizione ai microbi”, ha affermato Kelkar.

Questi tipi di microplastiche stanno diventando un onere crescente per il pianeta e possono contribuire alle grandi masse di detriti di plastica che vagano negli oceani del mondo.

Dove gettare le lenti a contatto

Attualmente, i produttori non forniscono ai consumatori alcuna informazione sul modo più ecologico per smaltire le lenti a contatto dopo l’uso. Erroneamente esse finiscono nel WC o nel lavandino ma non è correto. Dopo l’uso, le lenti vanno gettate nel secco, come rifiuti indifferenziati.

Un errore comune ma che costa caro al mare e ai suoi abitanti.

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Francesca Mancuso

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