La Francia metterà al bando le stoviglie di plastica monouso dal 1° gennaio 2020. Le stoviglie di plastica monouso dovranno essere sostituite da alternative realizzate con materie prime provenienti da fonti rinnovabili o da stoviglie riutilizzabili.
La Francia metterà al bando le stoviglie di plastica monouso dal 1° gennaio 2020. Le stoviglie di plastica monouso dovranno essere sostituite da alternative realizzate con materie prime provenienti da fonti rinnovabili o da stoviglie riutilizzabili.
Lo rende noto un decreto pubblicato il 31 agosto sulla Gazzetta Ufficiale francese. Si tratta del decreto relativo alle modalità di messa in opera della limitazione dell’impiego delle stoviglie di plastica monouso.
In realtà la Francia aveva già reso noto il proprio progetto lo scorso anno, a giugno 2015. Un anno fa le aziende si erano mostrate contrarie alla proposta, ma evidentemente il Governo ha deciso di procedere con la propria decisione per raggiungere l’obiettivo della riduzione dei rifiuti.
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Il nuovo decreto fa parte di un progetto di legge più ampio dedicato alla transizione energetica. La decisione di mettere al bando le stoviglie di plastica monouso ha la finalità di ridurre la diffusione di sostanze tossiche nell’ambiente. Sappiamo bene quanto la plastica stia mettendo in pericolo gli ecosistemi di mari e oceani fino ad uccidere i pesci e a raggiungere la catena alimentare.
Ogni anno in Francia finiscono nella spazzatura 4,73 miliardi di bicchieri di plastica e solo l’1% viene riciclato. La pericolosità della plastica per l’ambiente ormai e chiara e si tema che il suo impiego possa essere dannoso anche per la salute, dunque la Francia preferisce correre ai ripari. Ad esempio in Francia ci si preoccupa del consumo di bevande calde nei bicchieri di plastica e del fatto che proprio questi bicchieri con il calore possano rilasciare delle tossine, tra cui gli interferenti endocrini eventualmente utilizzati per la loro produzione, come il bisfenolo A.
Le nuove stoviglie che verranno proposte in Francia per sostituire quelle monouso in plastica dovranno contenere materie prime provenienti da fonti rinnovabili per il 50% dal 2020 e per il 60% dal 2025.
I cittadini e le realtà coinvolte nella distribuzione e nell’impiego di stoviglie di plastica monouso non potranno più utilizzarle o immetterle sul mercato, né a titolo oneroso né gratuitamente. Il decreto fa riferimento a tazze, bicchieri e piatti di plastica usa-e-getta.
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Pensate che la proposta della Francia sia una buona idea per difendere l’ambiente e che anche l’Italia – che ha fatto scuola eliminando i sacchetti di plastica nei supermercati – dovrebbe fare altrettanto? A partire da quest’anno scolastico le mense delle scuole di Milano hanno deciso di dire addio alla plastica.
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Nel frattempo noi cittadini possiamo già fare la nostra parte per difendere l’ambiente e cercare di scegliere il più possibile stoviglie riutilizzabili – a partire dai contenitori per alimenti per il pranzo al sacco e per i pic-nic. Se ci pensiamo bene, nella nostra vita quotidiana non abbiamo davvero bisogno di utilizzare frequentemente piatti e stoviglie usa-e-getta, siano esse di plastica o di qualsiasi altro materiale.