Dal 1° gennaio 2021 i Paesi europei non potranno più esportare i propri rifiuti di plastica: dovranno trovare modi efficienti per gestirli
L’Unione Europea ha approvato nuove regole sulla gestione dei rifiuti che includono il divieto di esportazione dei rifiuti di plastica verso i paesi più poveri del Pianeta. La nuova normativa è stata approvata lo scorso martedì ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021.
🆕 Milestone in the fight against #PlasticPollution
NEW 🇪🇺 rules on importing & exporting plastic waste, to
boost ♻️ & #CircularEconomy on a global scaleAs of 1st of January 2021, export of unsorted plastic waste to non @OECD countries will be banned!https://t.co/7Y3aWhOW3y pic.twitter.com/TTu4vJPj6h
— EU Environment (@EU_ENV) December 22, 2020
Fino a oggi, i Paesi dell’Unione Europea hanno esportato oltre 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica all’anno, principalmente in Turchia e in paesi asiatici come Indonesia e Malesia.
Rifiuti che risultano difficili da riciclare per via della mancanza di impianti idonei. La plastica viene dunque stoccata, riversata nell’ambiente o bruciata, rilasciando sostanze pericolose nelle acque, nell’aria e nel suolo. I contaminanti chimici possono rimanere a lungo nell’ambiente peggiorano sensibilmente i livelli di inquinamento già elevati di questi Paesi, ed entrare nella catena alimentare mettendo a rischio la salute di milioni di persone.
Grazie alle nuove regole appena approvare, a partire dal prossimo anno i Paesi UE non potranno più fare affidamento a false soluzioni che sfruttano i paesi più poveri, ma dovranno assumersi la piena responsabilità dei rifiuti prodotti all’interno dei propri confini e adottare misure che portino a una riduzione drastica di imballaggi e plastica monouso e a una gestione dei rifiuti più efficiente.
Fonte di riferimento: Eur-Lex
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