End of waste: dopo pneumatici e pannolini, via al libera anche al riutilizzo di carta e cartone da macero

Il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha firmato il decreto "End of Waste" anche per il riciclo della carta e del cartone

Alberi in meno abbattuti, posti di lavoro e meno inquinamento. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il decreto per il riciclo della carta e del cartone, che, per usare le sue stesse parole,  stabilisce una vera e propria rivoluzione in termini di economia circolare.

“Ora la filiera è definita: 6,5 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno diventeranno nuove materie prime e nuovi posti di lavoro sono pronti a partire”, commenta il ministro annunciando il decreto End Of Waste.

Il regolamento stabilisce modalità e criteri in applicazione dei quali i materiali derivanti dal trattamento di carta e cartone cessano di essere rifiuti e possono essere utilizzati per altri scopi.

La carta complessivamente raccolta in Italia nel 2018 si aggira intorno ai 5,3 milioni di tonnellate, cui si aggiunge quella proveniente da rese e da altre attività industriali per un totale di circa 6,65 milioni di tonnellate.

La carta da macero (e parliamo di oltre 5 milioni di tonnellate all’anno) può, infatti, essere riusata come materia prima nella manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria, nonché in industrie che utilizzano come riferimento la norma UNI EN 643.

“L’End of Waste è un tassello indispensabile per la valorizzazione del potenziale dei rifiuti e può dare un forte contributo allo sviluppo delle potenzialità del settore di riciclo – afferma il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa-. Una società del riciclo e del recupero diventa tale nel momento in cui i materiali possono essere reintrodotti sul mercato ed essere in grado di competere con le materie prime vergini, consentendo una riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime, e la riduzione del quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento”.

La norma per l’end of waste di carta e cartone segue quella sui PAP, rifiuti da prodotti assorbenti per la persona (decreto firmato il 15 maggio 2019) e sulla gomma vulcanizzata granulare, (firmato a marzo 2020).

Fonte: ministero dell’Ambiente

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