Composti da materiali diversi, trovare il cassonetto giusto in cui gettarli potrebbe essere complicato: ecco i nostri consigli per non sbagliare quando bisogna buttare i vasetti delle spezie
Le spezie sono un ingrediente essenziale per arricchire di sapore piatti dolci e salati e non possono mai mancare in cucina. Se abbiamo la possibilità e il “pollice verde”, possiamo coltivare sul balcone piantine di erbe aromatiche – come ad esempio rosmarino, basilico, alloro o salvia.
In alternativa alle erbe fresche, al supermercato troviamo una vasta gamma di erbe aromatiche essiccate e di spezie già macinate e pronte per essere utilizzate. Questi ingredienti si trovano molto spesso confezionati in piccoli vasetti, ma sapete dove si buttano?
Si tratta di vasetti in vetro con un tappo che può essere in metallo o in plastica e un’etichetta di carta. In un unico rifiuto, quindi, troviamo materiali diversi: come fare a essere certi di centrare il bidone della spazzatura corretto?
Dove si buttano i vasetti delle spezie
Attenzione a non gettare questi vasetti nei rifiuti indifferenziati, poiché commetteremmo un errore. Come abbiamo detto, si tratta di vasetti di vetro: sono considerati imballaggi ai fini del riciclo, e pertanto vanno conferiti nel cassonetto del vetro.
Solitamente, i marchi produttori di questi vasetti creano questi tappi in modo che possano essere facilmente separati dal resto dell’imballaggio, e questo permette uno smaltimento corretto dei rifiuti con poco impegno.
Se così non fosse, niente panico: l’intero vasetto, compreso di tappo, può essere conferito comunque nel contenitore per la raccolta del vetro, perché vale la regola del materiale prevalente (ovvero il vetro, che costituisce tutto il vasetto).
In fase di smistamento dei rifiuti, il tappo di altro materiale sarà separato meccanicamente dal vetro, che verrà invece avviato al riciclo.
Per lo stesso motivo, non dobbiamo preoccuparci se non riusciamo a staccare l’etichetta di carta dal vasetto: anche questa sarà rimossa meccanicamente durante lo smistamento.
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