Rivoluzione nella gestione dei pannelli solari a fine vita: innovativo metodo di riciclo utilizza il sale per separare argento e silicio dai pannelli solari, evitando acidi tossici e riducendo l'inquinamento
La crescente diffusione dei pannelli solari comporta un’importante sfida: il loro smaltimento a fine vita. Un recente studio ha proposto un metodo rivoluzionario che utilizza il sale fuso per separare i materiali preziosi, come argento e silicio, dai pannelli solari, senza l’uso di acidi tossici. Questo processo è veloce ed efficace, recuperando oltre il 99% dell’argento e il 98% del silicio in soli 180 secondi.
Il metodo sfrutta la reattività dell’idrossido fuso per rimuovere i materiali superficiali dai wafer di silicio. Questo permette di separare direttamente l’argento dai wafer, migliorando l’efficienza del riciclo e riducendo l’impatto ambientale. Inoltre, altri metalli presenti nei pannelli, come rame e alluminio, vengono recuperati tramite ossidazione e elettrodeposizione.
Verso un’economia circolare nei pannelli solari
Questo approccio non solo facilita il riciclo sostenibile dei pannelli solari, ma promuove anche un’economia circolare. Recuperare e riutilizzare materiali preziosi nella produzione di nuovi pannelli riduce l’impatto ambientale complessivo, contribuendo a pratiche di produzione più sostenibili.
Il processo di riciclo dei pannelli solari attraverso l’uso del sale presenta numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali. Innanzitutto, evita l’uso di acidi minerali pericolosi che possono generare inquinamento secondario. Inoltre, è rapido ed efficiente, permettendo il recupero di materiali preziosi in pochi minuti. Questo approccio può significativamente ridurre i costi associati al riciclo e al contempo migliorare il recupero di materiali critici come il silicio e l’argento, che sono essenziali per la produzione di nuovi pannelli solari.
L’adozione di tecnologie di riciclo innovative è cruciale per affrontare la crescente quantità di rifiuti da pannelli solari prevista nei prossimi decenni. Si stima che entro il 2050 saranno prodotti circa 78 milioni di tonnellate di rifiuti da pannelli solari. Metodi come quello basato sul sale fuso possono contribuire a gestire questo volume crescente di rifiuti in modo sostenibile ed efficiente.
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Fonte: Nature
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