Coca Cola di nuovo sotto accusa, secondo un nuovo rapporto di Greenpeace nel 2016 la multinazionale avrebbe prodotto un miliardo di bottiglie di plastica in più. Ma l’obiettivo non era quello di raggiungere il 50% di plastica riciclata entro il 2020 in Europa?
Coca Cola di nuovo sotto accusa, secondo un nuovo rapporto di Greenpeace nel 2016 la multinazionale avrebbe prodotto un miliardo di bottiglie di plastica in più. Ma l’obiettivo non era quello di raggiungere il 50% di plastica riciclata entro il 2020 in Europa?
Secondo gli ambientalisti, che da anni conducono una battaglia contro Coca Cola, le cifre in totale sarebbero da capogiro, ovvero 110 miliardi plastica monouso immesse nel mercato ogni anno; ma la multinazionale della bevanda più bevuta al mondo, non smentisce né conferma.
Dalla Coca-Cola ci sono, secondo il The Guardian che ha diffuso la notizia, solo dati sulla percentuale di questi imballaggi monouso: nel 2016 valevano il 59% del totale, in crescita rispetto al 58% dei dodici mesi precedenti.
La scontro è acceso, ma se si continua così, entro il 2021 il numero di bottiglie di plastica prodotte a livello mondiale raggiungerà i 500 miliardi e la maggior parte continuerà a finire nelle discariche o in generale, sulle spiagge e negli oceani, uccidendo pesci, tartarughe e in generale gli abitanti del mare. Appena il 7% viene riciclato, un paradosso.
Secondo una ricerca della Fondazione Ellen MacArthur, tra le 5 e le 13 milioni di tonnellate di plastica ogni anno vengono ingeriti da uccelli marini, pesci e altri organismi e entro il 2050 l’oceano conterrà più plastica che pesci.
.@CocaCola produce more than 110 billion bottles every year. Sign our petition to their CEO here: https://t.co/Nfc9LdISuQ #EndOceanPlastics
— Greenpeace UK Oceans (@GPUKoceans) 2 ottobre 2017
Una critica aspra viene dalla bocca di Louise Edge, attivista di Greenpeace:
“Coca Cola parla di sostenibilità, quando il ritmo in cui sta producendo bottiglie di plastica è letteralmente stupefacente. Abbiamo calcolato che l’azienda ha prodotto oltre 110 miliardi di bottiglie di plastica in un anno, 3.400 al secondo, rifiutando di assumersi responsabilità per il suo ruolo nella crisi dell’inquinamento che colpisce i nostri oceani. Vogliamo che Coca-Cola fornisca dati precisi su ciò che produce”, dice.
Dal canto suo, Coca-Cola European Partners da tempo annuncia svolte green che tardano però ad arrivare. Ma ricordiamo che la multinazionale è presente in oltre 200 paesi del mondo, quindi la sua produzione di plastica, ha un impatto notevole sull’ambiente. Solo a luglio scorso, aveva annunciato di voler aumentare del 50% entro il 2020 la quantità di plastica riciclata.
Ma in generale, le bottiglie di plastica dovrebbero essere fatte di plastica riciclata al 100%, conosciuta come RPet. Per questo, la polemica degli attivisti non si ferma, ma Coca Cola si giustifica:
“Il nostro numero globale di utilizzo per bottiglie di PET per il 2016 è del 59%, un incremento dell’1% dal 58% nel 2015. Continuiamo a rivedere e adattare la nostra strategia di packaging come parte del nostro piano aziendale globale. Nel Regno Unito tutte le nostre bottiglie e lattine sono riciclabili al 100% e sono state dal 2012”.
Della Coca Cola avevamo parlato qui:
- COCA COLA: ECCO PERCHÉ NON BISOGNA BERLA
- COCA COLA, NESTLÉ, DANONE: LE 10 MULTINAZIONALI CHE INQUINANO DI PIÙ IL PIANETA (VIDEO)
- I PRODOTTI COCA COLA SONO VELENOSI, PAROLA DELL’ALTA CORTE DELLA NIGERIA
Per questo accanto all’impegno della Coca Cola serve anche quello dei governi mondiali per recepire direttive che vadano o verso il riciclo o verso il vuoto a rendere.
Dominella Trunfio
Foto: Will Rose / Will Rose / Greenpeace