Il monitoraggio degli undici cestini intelligenti installati a Firenze ha dato ottimi risultati in termini di pulizia della città e non solo.
Quante volte vi è capitato di trovare cestini colmi di spazzatura, magari in pieno centro storico o nei parchi urbani? Cestini troppo piccoli o operazioni di svuotamento non particolarmente efficienti, fanno sì che la spazzatura si accumuli a dismisura e che i rifiuti si riversino in strada.
Questo, oltre a dare un senso di incuria e sporcizia, può essere pericoloso per l’ambiente, perché i rifiuti possono finire nei tombini, nei corsi d’acqua o in altri luoghi da dove difficilmente verranno rimossi.
Per questo, il Comune di Firenze ha pensato di installare undici cestini smart in altrettanti punti nevralgici della città. Questi particolari cestini, grazie all’energia fornita da un pannello solare, compattano i rifiuti conferiti al loro interno aumentando la loro capienda di ben otto volte.
Inoltre, ogni cestino è in grado di informare gli addetti allo svuotamento fornendo informazioni sullo stato del riempimento, così da rendere la pulizia più efficiente.
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I cestini smart sono stati installati in città da quasi due anni e oggi il Comune ha tirato le somme di questa sperimentazione. A quanto pare, grazie all’uso di questi contenitori la città è risultata decisamente più pulita e gli interventi di svuotamento sono stati ridotti del 94% diminuendo il traffico dei mezzi di raccolta in centro storico e, di conseguenza, le emissioni di CO2. L’Amministrazione ha quindi deciso di implementare il numero dei cestini smart, installandone altri sei.
Pur essendo entrati in funzione in un periodo condizionato dalla pandemia i monitoraggi relativi al numero di vuotature giornaliere effettuate e di quantità di rifiuti raccolti, dimostrano un calo sensibile della necessità d’intervento, circa il 94% in meno rispetto ai cestini e cestoni tradizionali in ghisa. Questo ha comportato ridurre sensibilmente gli spostamenti dei mezzi leggeri ed abbattere sensibilmente la Co2, con una buona qualità della pulizia ed un controllo continuo del cestino, che avendo sempre disponibilità di spazio al suo interno garantisce un decoro ed una conseguente collaborazione maggiore al suo uso da parte di turisti e frequentatori – ha spiegato Domenico Scamardella, direttore territoriale Alia Servizi Ambientali.
Un’idea semplice già adottata anche da altri Comuni e che potrebbe essere copiata in un maggior numero di città italiane per avere strade più pulite, abbattere i costi e soprattutto per ridurre i rischi che rappresentano i rifiuti per l’ambiente.
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Fonte di riferimento: Comune di Firenze
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