Cartoni per la pizza tossici, il ministero della Salute avvia un’indagine

Gli amanti della pizza sono soliti utilizzare per il trasporto il classico cartone che aiuta tra l’altro a mantenerla integra e il più possibile calda. Ma si tratta di un prodotto sicuro per la nostra salute?

Gli amanti della pizza sono soliti utilizzare per il trasporto il classico cartone che aiuta tra l’altro a mantenerla integra e il più possibile calda. Ma si tratta di un prodotto sicuro per la nostra salute?

La risposta è no, se questo è prodotto all’estero. I cartoni che che provengono da altri paesi, ma che si usano anche in Italia, potrebbero infatti contenere Bisfenolo A, sostanza più volte messa sotto i riflettori in quanto dannosa per l’uomo.

Nonostante, già da molti anni, sia stato bandito dall’Efsa nei prodotti più a rischio come ad esempio i biberon, in alcuni paesi si trovano ancora tracce (e neanche poche) di bisfenolo A nei cartoni low cost per il trasporto della pizza e di altri cibi.

Dello stesso problema si era occupata una indagine di Report anni fa.

Il pericolo è ovviamente quello che dal contenitore la sostanza si trasmetta anche al cibo e di conseguenza arrivi nel nostro organismo. A lanciare l’allarme su questa situazione ancora una volta è un’inchiesta de Il Salvagente che ha analizzato i cartoni di 3 aziende, due straniere e una italiana. Si tratta in particolare della spagnola Garcia de Pou, della tedesca Izmir e dell’italiana Liner.

Nei cartoni esteri è stata riscontrata la presenza di Bisfenolo A in concentrazioni elevate e ciò dimostra che si tratta di prodotti realizzati con carta riciclata.

Il pericolo sta nel fatto che il Bisfenolo A è in grado di raggiungere l’alimento a partire dal contenitore, di fatto andando ad interferire con il sistema endocrino e con l’apparato riproduttivo di chi consuma quel determinato cibo. Nel caso dei cartoni spagnoli la migrazione di bisfenolo era di 179 ppb (parti per miliardo) mentre nei cartoni tedeschi di 311 ppb. Si tratta di quantità che sarebbero assolutamente fuori norma nel caso si trattasse di contenitori di plastica ma, purtroppo, in merito ai cartoni della pizza vi è un buco normativo, ossia non c’è una legge relativa ai limiti sulla presenza di questo interferente nei contenitori di carta.

Il ministero della Salute ha deciso di avviare un’indagine per capire di che portata è il fenomeno e quali sono i reali rischi per i consumatori. Ha dunque commissionato una ricerca sulla presenza di bisfenolo e altri contaminati nei cartoni riciclati utilizzati per il trasporto di cibo.

Come possiamo difenderci

Non è la prima volta che sale l’allerta sui rischi dell’utilizzo dei cartoni della pizza. Nel 2016 la FDA americana (Food and Drug Association) aveva avvertito che questi strumenti presentano rischi per la salute a causa di alcune sostanze utilizzate per la loro realizzazione (parliamo sempre dei cartoni realizzati all’estero).

Come possiamo difenderci? È semplice! Assicurandoci che i cartoni in cui è riposta la nostra pizza siano effettivamente made in Italy. Nel nostro paese, infatti, c’è l’obbligo di produrre i contenitori alimentari usa e getta per alimenti umidi esclusivamente con cellulosa vergine.

forchetta e bicchiere

Controlliamo sempre dunque che, sul cartone, vi siano riportati i simboli di forchette e bicchieri.

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