Sono biodegradabili e si possono anche mangiare le cannucce nate da piante autoctone e realizzate da alcuni studenti brasiliani.
Sono biodegradabili e si possono anche mangiare le cannucce nate da piante autoctone e realizzate dagli studenti della scuola SESI Mossoró di Rio Grande do Norte, in Brasile. A loro va il primo premio alle Olimpiadi del futuro di San Paolo e il grande contributo di dire basta all’avanzata della plastica negli oceani.
Il progetto di Biotinga, così si chiama la nuova cannuccia bio, è stato sviluppato dagli studenti Francisca Hellen, Rhana Helen, Ana Karolina, Ana Beatriz e João Victor, guidati dal professor Aryon Diniz.
La loro altro non è che una cannuccia biodegradabile creata con cera di carnauba e manioca – materie prime abbondanti e native del nord-est – più la glicerina. Può quindi anche essere ingerita senza causare danni alla salute.
La cannuccia di questi ragazzi brasiliani ha una consistenza solida e una buona flessibilità per garantire comfort e praticità ai consumatori e anche un gusto diverso: si può infatti scegliere tra menta, frutti della passione, fragola, uva, gomma da masticare e vaniglia.
Il premio
Le cosiddette Olimpiadi del futuro che si svolgono in Brasile mirano a incoraggiare i giovani a interessarsi e impegnarsi a perseguire i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
La studentessa Francisca Helen Marques, responsabile del progetto, afferma che l’idea è nata dalla ormai più che assodata certezza che la plastica è e un grave problema ambientale, essendo già stata abolita in diversi punti.
Ecco perché ha scelto l’obiettivo numero 12, ovvero: “Garantire modelli di produzione e consumo sostenibili”.
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