Quando leggiamo su una confezione di tè in bustine che il filtro è biodegradabile ci fidiamo e lo gettiamo nell'umido, senza farci troppe domande. Un'amara scoperta in proposito è stata però fatta da un team dell'University College Cork (UCC) che ha deciso di mettere alla prova le bustine di tè pubblicizzate come "biodegradabili" vendute dalla nota catena britannica Tesco
Gli scienziati irlandesi hanno interrato 16 bustine di tè verde Tesco Finest con filtri a piramide in un giardino, dove sono rimaste per ben un anno. Trascorso il tempo, quando le bustine di tè sono state dissotterrate c’è stata la sorpresa: erano rimaste completamente intatte.
A questo punto il team dell’University College Cork ha deciso di denunciare quanto scoperto alla CCPC, Competition and Consumer Protection Commission (Commissione per la concorrenza e la protezione dei consumatori), scrivendo che i clienti che acquistano bustine di tè “biodegradabili” si aspettano – giustamente – che queste si degradino nell’ambiente entro un anno, se non prima.
Al contrario, i sacchetti piramidali del Finest Green Tea with Jasmine, non mostravano alcun segno di degrado dopo 12 mesi, a causa della bioplastica con cui sono realizzati, affermano gli esperti.
Tesco ha recentemente cambiato fornitore, ma gli studiosi sostengono che le bustine di tè sono ancora realizzate con la stessa bioplastica di origine vegetale, chiamata acido polilattico (PLA).
La replica di Tesco
Tesco si è giustificato affermando che, sull’etichetta del tè, vi è chiaramente indicato che i filtri non sono approvati per essere smaltiti nel suolo o nel compostaggio domestico, ma sono idonei solo per il compostaggio industriale:
Discutiamo fortemente le affermazioni fatte in questo studio e riteniamo che i risultati siano fuorvianti. Il metodo di decomposizione delle bustine di tè utilizzato nello studio non riflette i consigli sulla confezione che diamo ai clienti. Tutte le nostre bustine di tisane a marchio proprio sono state certificate come compostabili industrialmente, il che significa che possono essere smaltite in contenitori per alimenti e raccolte comunali, biodegradando con materia organica attraverso il compostaggio all’interno dei recipienti. Non consigliamo ai clienti di smaltire queste bustine di tè nei bidoni del compost domestico o nel terreno.
L’accusa di greenwashing
Ma i ricercatori irlandesi insistono, sostenendo che Tesco dovrebbe cambiare la dicitura ingannevole “biodegradabile” in “a base vegetale” e che si tratta di un caso di greenwashing:
Abbiamo dimostrato che Tesco vende in modo ingannevole le proprie bustine di tè utilizzando pratiche di greenwashing. Speriamo che il CCPC agisca con urgenza.
Come ha dichiarato Mindy O’Brien, coordinatrice di Voice of Irish Concern for the Environment:
Spetta a Tesco e ad altri garantire che i loro prodotti siano all’altezza delle affermazioni pubblicizzate. Ora più che mai, i consumatori sono motivati ad acquistare un prodotto che sembra essere più sostenibile. Non c’è spazio per affermazioni ecologiche false o fuorvianti.
La denuncia fa seguito anche ad una ricerca condotta dal professor Mark Miodownik dell’University College di Londra che ha scoperto che la maggior parte delle materie commercializzate come “compostabili in casa” in realtà non funzionano, con ben il 60% che non riesce a disintegrarsi dopo 6 mesi.
Accuse pesanti che è bene approfondire con ulteriori indagini e che sarebbe interessante capire se possono essere estese anche alle bustine di tè “biodegradabili” vendute nel nostro Paese.
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Fonte: UCC / The Guardian
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