Raccolta incentivante: a Pechino biglietto della metro gratis con 10 bottiglie di plastica. E in Italia?

La raccolta incentivante dei materiali riciclabili può migliorare lo smaltimento dei rifiuti e la nostra qualità della vita? Un paio d’anni fa in Cina fece scalpore l’introduzione di macchinette per la raccolta delle bottiglie di plastica, che garantivano di ridurre drasticamente le spese di viaggio per i pendolari.

La raccolta incentivante dei materiali riciclabili può migliorare lo smaltimento dei rifiuti e la nostra qualità della vita? Un paio d’anni fa in Cina fece scalpore l’introduzione di macchinette per la raccolta delle bottiglie di plastica, che garantivano di ridurre drasticamente le spese di viaggio per i pendolari.

È sufficiente introdurre una bottiglia di plastica nell’apposito scomparto. La bottiglia viene schiacciata in modo che possa essere riciclata più facilmente. I viaggiatori ricevono subito uno sconto sul biglietto o sull’abbonamento della metropolitana. Le reazioni alla novità sono state molto positive.

Per gli ideatori dell’iniziativa, la possibilità di ricevere un piccolo incentivo può incoraggiare i cittadini ad impegnarsi nella raccolta differenziata. È stato calcolato che riciclare 50 mila tonnellate di bottiglie di plastica significa risparmiare 300 mila tonnellate di petrolio. Gran parte delle bottiglie impiegate in Cina sono in PET e dunque riciclabili. I rifiuti di plastica, quando non vengono riciclati, inquinano l’aria e i terreni, oltre a rappresentare uno spreco di risorse. Anche grazie alle macchinette per la raccolta delle bottiglie, a Pechino si raccolgono migliaia di tonnellate di bottiglie plastica all’anno, pronte per il riciclo presso gli appositi impianti.

In Italia la raccolta incentivante non è ancora molto diffusa, anche se negli ultimi anni sono stati fatti alcuni passi avanti soprattutto all’interno della grande distribuzione. Ed ecco spuntare in molti supermercati del Belpaese, come già da diversi anni succede nel nord Europa, compattatori e macchinette in cui raccogliere i rifiuti in cambio di buoni spesa.

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Oltre ai canali GDO, sono soprattutto le aziende private ad aderire a questo tipo di iniziative che consente anche a loro di guardagnare dalla raccolta differenziata e al contempo offrire un servizio ai propri consumatori o dipendenti. Su questa scia è esemplare,l’idea di rendere più sostenibile la pausa caffè, grazie a dei dispositivi automatici per la trasformazione diretta dei rifiuti da costo a risorsa. Dal riciclo dei bicchierini di plastica per il caffè, si ottengono dei crediti sulla chiavetta, con la possibilità di risparmiare sulla bevanda, sia in ufficio che in altri luoghi pubblici.

Se aziende e catene di supermercati stanno pian piano introducendo anche in Italia questi sistemi di raccolta incentivante, lo stesso non si può ancora dire per le amministrazioni pubbliche o le utility che sembrano ancora cieche a questo tipo di opportunità. Nelle scuole si sta muovendo qualcosa, ma in Italia nessuna azienda dei trasporti ha pensato di mettere in pratica un’iniziativa simile. Eppure sarebbe uno strumento interessante per fare un po’ di cassa, ma anche per la lotta all’evasione del biglietto. Le utility potrebbero sceglierla come strumento per valorizzare le buone pratiche e, in tempi di crisi e con il progressivo aumento dei costi per viaggiare sui mezzi pubblici, i viaggiatori ne sarebbero di certo felici.

Per non parlare delle enormi quantità di bottigliette di plastica – o lattine – che finiscono nei cestini tra i rifiuti indifferenziati (nella migliore delle ipotesi) oppure ai bordi delle strade e sui marciapiedi (nei casi più comuni, purtroppo).

Se potessimo viaggiare gratis o ricevere uno sconto sul biglietto del tram o della metropolitana ci impegneremmo di più per rendere le nostre città più pulite?

Come funziona la raccolta incentivante in Cina? Guardate il video.

Marta Albè

Fonte foto: cntv.cn

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