Sardegna depredata: una viaggiatrice viene scoperta rubare ciottoli, conchiglie e addirittura 8 pezzi di stalagmiti dalle meraviglie naturali dell'isola. Un atto illegale che mette in pericolo non solo il patrimonio naturale, ma anche il rispetto per l'ambiente e le sue fragili bellezze.
La Sardegna non trova mai pace, ogni anno c’è chi pensa di impossessarsi liberamente di ciottoli, conchiglie e sabbia. Neanche le multe salate riescono a fermare questo scempio.
Quest’anno c’è chi ha alzato l’asticella: durante i controlli dei passeggeri in partenza dall’aeroporto di Cagliari-Elmas, una viaggiatrice di origine francese è stata scoperta mentre tentava di portare a casa 8 pezzi di stalagmiti, asportati dalla pavimentazione della grotta di Su Mannau di Fluminimaggiore.
La donna, in partenza per Parigi Orly, è stata fermata dai Funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari e dai militari della Guardia di Finanza. Confessando il suo gesto, ha anche rivelato di possedere 4 conchiglie e 66 ciottoli di mare prelevati dalle spiagge di Su Giudeu a Chia e Tuerredda.
Di conseguenza, è stata multata e denunciata per “distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto”.
Altri controlli hanno rivelato che un’altra turista francese diretta a Parigi era in possesso di 118 conchiglie prelevate dalla spiaggia del Poetto di Cagliari, anch’essa sanzionata e con il sequestro delle conchiglie.
Prendere sabbia conchiglie e ciottoli è reato
Forse non tutti sono consapevoli di una cosa: portare via ciottoli, sabbia o conchiglie dalle spiagge è un reato, e non solo in Sardegna. Chi si rende colpevole rischia una multa significativa, che può variare da 500 a 3000 euro.
Questa non è solamente una questione di legge, ma riguarda anche il rispetto per gli ecosistemi delle nostre splendide spiagge, sempre più vulnerabili a causa dell’inquinamento e della crisi climatica. Ognuno di noi ha la responsabilità di proteggere questi tesori naturali per le generazioni future.
Leggi anche: