Il rapporto, pubblicato ogni anno, tiene conto delle concentrazioni di particelle sottili PM2.5, considerate altamente inquinanti e dannose per la salute umana, poiché causa di malattie e morti premature
L’inquinamento atmosferico è considerato la più importante minaccia alla salute umana, poiché connesso al rischio di malattie respiratorie, come ad esempio l’asma e forme tumorali ai polmoni, ma anche dell’apparato cardiocircolatorio, come ictus o infarto. È stato accertato che l’aria inquinata sia responsabile di almeno 7 milioni di morti premature ogni anno nel mondo – di questi, oltre 40.000 sono bambini di età inferiore ai cinque anni.
Il nuovo rapporto sulla qualità dell’aria che respiriamo nelle varie città del mondo (World Air Quality Report), relativo ai dati raccolti nello scorso anno, lancia un preoccupante all’arme: nel 2021 nessun Paese al mondo è rientrato nelle linee guida sulla qualità dell’aria – e in particolare sulla presenza di particolato PM2.5 – stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il PM2.5 è costituito da minuscole particelle inquinanti di diametro pari o inferiore a 2.5 micron ed è considerato uno degli agenti inquinanti maggiormente connessi al rischio di malattia e di morte: fra le componenti chimiche del PM2.5 si annoverano solfati, nitrati, carbonio e ammonio. Le fonti antropiche di queste particelle inquinanti sono i motori delle auto, i processi di produzione dell’energia (combustione) ma anche la produzione agricola ed industriale.
(Leggi anche: Morire di smog: l’aria sporca ha ucciso oltre 300mila Europei solo nel 2019)
Dei 117 Paesi oggetto di esame, solo i territori di Nuova Caledonia, Isole Vergini e Porto Rico hanno soddisfatto le linee guida dell’OMS. Bangladesh, Chad e Pakistan sono i tre Paesi più inquinati al mondo; seguono il Tagikistan e l’India, con la capitale Delhi che si conferma per il quarto anno consecutivo la città più inquinata del Pianeta. Come si vede dalla classifica, l’Italia è al 67° posto fra i Paesi più inquinati.
Seguono la classifica delle città più inquinate Dhaka (Bangladesh), N’Djamena (Ciad), Dushanbe (Tagikistan) e Muscat (Oman). Inoltre, di 6.475 città studiate nei cinque continenti, indipendentemente dai Paesi, solo 222 hanno presentato quantità di PM2.5 nei limiti di norma; al contrario, ben 93 città del rapporto hanno presentato concentrazioni di PM2.5 dieci volte superiori ai limiti raccomandati dall’OMS:
- Delle 174 città dell’America Latina e dei Caraibi, solo 12 hanno soddisfatto le linee guida dell’OMS PM2.5;
- Delle 65 città africane, solo 1 ha soddisfatto le linee guida annuali;
- Di 1.887 città asiatiche, solo quattro (vale a dire lo 0,2%) hanno soddisfatto le linee guida dell’OMS; l’Asia ospita anche 46 delle 50 città più inquinate al mondo;
- Delle 1.588 città in Europa, solo 55 (3%) hanno soddisfatto le linee guida dell’OMS PM2.5;
- Infine, nelle 2.408 città oggetto di osservazione negli Stati Uniti le concentrazioni medie di PM2,5 sono aumentate da 9,6 µg/m3 a 10,3 µg/m 3nel 2021 rispetto al 2020: Los Angeles risulta la città più inquinata del Paese.
È un fatto scioccante che nessuna grande città o paese stia fornendo aria sana e sicura ai propri cittadini secondo le ultime linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità – ha affermato Frank Hammes, CEO di IQAir. – Questo rapporto sottolinea quanto lavoro resta da fare per garantire che tutti abbiano aria sicura, pulita e salubre da respirare. Il momento dell’azione è ora.
L’inquinamento in Europa
Il monitoraggio nel nostro continente è stato effettuato in 42 Paesi, per un totale di 1.588 città. I dati raccolti sono molto variegati: le concentrazioni medie di PM2,5 vanno da un minimo di 5,5 µg/m³ (Finlandia) ad un massimo di 35,2 µg/m³ (Montenegro, 16° Pase più inquinato al mondo). Fra le città esaminate, solo 55 hanno soddisfatto i limiti imposti dalle linee guida dell’OMS – dieci di queste si trovano nel Regno Unito.
In generale, le regioni settentrionali del continente presentano livelli di PM2.5 più elevati, poiché si affidano alla combustione di carbone e biomasse per il riscaldamento domestico e la produzione di energia elettrica. Inoltre, i dati raccolti nel 2021 sono stati influenzati dai devastanti incendi della scorsa estate che hanno colpito la Russia, ma anche la Turchia, la Grecia e le regioni meridionali del nostro Paese – che hanno contribuito notevolmente a inquinare l’aria.
L’inquinamento in Italia
Ma qual è la situazione dell’inquinamento nel nostro Paese che, come abbiamo visto, non si distingue per una buona qualità dell’aria? Fra le grandi città più inquinate del nostro Paese, maglia nera a Milano (17° posto nella classifica mondiale; QUI potete leggere quali sono attualmente le città più inquinate, mentre QUI i dieci comuni più salubri sul territorio nazionale.
Attraverso questo portale, inoltre, è possibile cercare il proprio comune e verificare subito il livello di inquinamento attraverso una serie di parametri facilmente comprensibili. La classica scala di colori come quella del semaforo – dove il verde corrisponde a una buona qualità dell’aria e il rosso una qualità pessima – permette una comprensione ancora più immediata della gravità del problema.
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Fonte: World Air Quality Report
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