Salviette umidificate, addio: il Regno Unito è pronto a vietare quelle che contengono plastica 

Le autorità britanniche vogliono vietare la vendita delle salviettine umidificate contenenti plastica: inquinano troppo e creano danni alle tubature del Paese

Tra i rifiuti che stanno inquinando maggiormente le acque della Gran Bretagna spicca una categoria in particolare: le salviette umidificate, che si prestano a svariati usi. Finalmente, però, il Governo britannico ha deciso di correre ai ripari, lavorando per la messa al bando tutte quelle che contengono plastica. Ad annunciare la svolta green la ministra dell’ambiente Therese Coffey.

“Diversi rivenditori hanno già smesso di vendere salviettine umidificate di plastica. Gli acquirenti possono cambiare ora” ha fatto sapere attraverso un tweet.

Il divieto rientra nel più ampio Plan for Water, un piano che punta a salvaguardare gli ecosistemi di fiumi, laghi e mari del Paese, introducendo anche pene più severe per chi inquina e strategie per ridurre gli sprechi idrici.

Per il Regno Unito le salviettine rappresentano un grosso problema. Dal report realizzato dal Water Uk – ente che rappresenta l’industria idrica britannica – è emerso che il 93% dei blocchi fognari è provocato proprio da questi rifiuti. E i costi di pulizia si aggirano intorno ai 100 milioni di sterline l’anno.

Fino al 2021 circa il 90% di questi prodotti conteneva plastica inquinante, che non si degradano e finiscono per otturare i tubi e contaminare interi ecosistemi.

Alcune note aziende, fra cui Tesco, hanno già interrotto da tempo la vendita di queste salviette (tanto care ai genitori che hanno neonati e bimbi piccoli) nei loro negozi, proponendo alternative biodegradabili. Ma sul mercato se ne trovano ancora di parecchie marche e i cittadini continuano a farne un utilizzo scriteriato. Da qui la scelta delle autorità britanniche di vietarle definitivamente.

In realtà un piano anti-inquinamento simile era già stato presentato nel 2018, ma non si era concretizzato. Adesso, però, il Regno Unito sembra voler fare sul serio. L’obiettivo della ministra dell’ambiente Therese Coffey è quella di metterla al bando già a partire dal prossimo anno.

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Fonti: Therese Coffey/Gov.UK

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